pugni, calci e schiaffi

Catania, picchia brutalmente la moglie in negozio: arrestato 34enne incastrato dalle immagini del sistema di videosorveglianza

La vittima è stata soccorsa da agenti delle Volanti della Questura che erano stati da lei allertati. Aveva il volto tumefatto e con una copiosa perdita di sangue alla testa.

24 Ott 2025 - 12:32

Ha picchiato violentemente la moglie, nel loro negozio quando era chiuso, tirandola per i capelli e poi colpendola con pugni e schiaffi e, quando la donna era riversa a terra inerme, anche con calci in una parte del corpo dove era stata da poco sottoposta a un delicato intervento chirurgico. A riprendere la brutale aggressione è stato il sistema di videosorveglianza che ha permesso alla polizia di Catania di ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto e di arrestare per lesioni aggravate l'uomo, un 34enne noto alle forze dell'ordine che nel frattempo si era recato in casa della madre, cercando di nascondersi sotto un letto. La vittima è stata soccorsa da agenti delle Volanti della Questura che erano stati allertati da lei. L'hanno trovata col volto tumefatto e con una copiosa perdita di sangue alla testa.

Eppure poco prima, interrompendo la telefonata dalla moglie alla polizia per chiedere aiuto, agli agenti al telefono l'uomo aveva detto sprezzante: "Sugnu u marito, mi putiti venire ad attaccari" ("sono il marito, potete venire ad arrestarmi", ndr). La donna, soccorsa da personale del 118, è stata portata in ospedale dove i medici le hanno diagnosticato la frattura delle ossa nasali e un grave trauma cranico, prescrivendole 45 giorni di riposo assoluto. La prognosi non è stata ancora sciolta per l'evoluzione del quadro clinico compromesso. La polizia nel negozio dove è avvenuta l'aggressione ha trovato tracce di sangue sparse dappertutto e l'hard disk con le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza del locale che il 34enne aveva tentato inutilmente di portare via.

Dopo l'allarme lanciato alla polizia, l'uomo ha chiuso la porta dell'attività commerciale dall'esterno, bloccando la moglie all'interno. La donna aveva però un duplicato delle chiavi e, trascinandosi sul pavimento, è riuscita ad arrivare alla porta e ad aprire agli agenti. Dalle testimonianze raccolte tra i parenti della vittima e dell'aggressore è emerso che i due avrebbero litigato spesso e che il 34enne, in altre occasioni, avrebbe aggredito fisicamente la moglie, la quale poi avrebbe minimizzato. La donna, probabilmente per paura di ritorsioni, non aveva mai denunciato. L'uomo su disposizione della Procura è stato portato in carcere.

Ti potrebbe interessare