Caso Pivetti, il farmacista da cui è partita l'indagine: "Sulle mascherine un marchio non idoneo"
A "Live - Non è la dʼUrso", Federico Saettone racconta come è avvenuto il sequestro dei presidi sanitari da parte della Gdf
"La Guardia di finanza ha scoperto che il marchio CE non era idoneo". Sono le parole di Federico Saettone, il farmacista dal quale sarebbe partita l'indagine sulle mascherine importate dalla Cina dall'azienda di Irene Pivetti. A "Live - Non la d'Urso", Saettone spiega che i controlli sono avvenuti a seguito della segnalazione da parte di una cliente che aveva riferito che i presidi protettivi, della sua farmacia, erano venduti a un prezzo eccessivo.
"Le mascherine le abbiamo acquistate da un fornitore abituale - spiega il farmacista - con regolare fattura e certificato". "Non sapevo - precisa Saettone - che venissero dall'azienda di Pivetti". Attualmente l'impreditrice ed ex politica è accusata di frode in pubbliche forniture, frode in commercio, ricettazione, falso, vendita di merce con impronta contraffatta e violazione delle leggi doganali per avere immesso sul mercato mascherine chirurgiche Ffp2 importate dalla Cina con certificazione CE contraffatta.
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