a Marcianise

Esplosione in un'azienda di rifiuti nel Casertano: tre morti

La deflagrazione è avvenuta durante i lavori di manutenzione agli impianti della Ecopartenope.Tra le persone decedute c'è anche il titolare della ditta

20 Set 2025 - 13:07

Tre persone sono morte in seguito a un'esplosione verificatasi alla Ecopartenope di Marcianise, in provincia di Caserta. Secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco, la deflagrazione sarebbe avvenuta durante dei lavori di manutenzione agli impianti dell'azienda che si occupa del trattamento dei rifiuti. Sul posto sono giunte diverse squadre dei pompieri. Tra le persone decedute c'è anche il titolare della ditta.

Operai sbalzati per diversi metri

 Le tre vittime, Pasquale Di Vita, Ciro Minopoli e Antonio Diodato, erano operai impegnati in lavori di manutenzione: sono morti per l'onda d'urto causata dall'esplosione di un serbatoio di oli esausti. I tre stavano lavorando alla saldatura di una sonda, quando una scintilla ha provocato l'esplosione dei gas prodotti dagli oli; lo scoppio ha divelto la parte superiore del serbatoio e parti della tettoia di copertura del silos, scaraventando gli operai a diversi metri di altezza. Non risultano ulteriori persone disperse mentre ci sono altre due persone rimaste lievemente ferite. 

La rabbia dei familiari

 Dopo i fatti, si è registrata fuori all'azienda la disperazione e la rabbia dei familiari dei lavoratori morti. Ci sono stati anche momenti di tensione con i giornalisti presenti sul posto, con la polizia costretta a intervenire per riportare la calma. Sull'episodio si sta muovendo anche la Procura di Santa Maria Capua Vetere, pronta già domani ad aprire un fascicolo di reato, non appena arriveranno gli atti delle prime indagini effettuate sul posto dalla Polizia di Stato, dai Vigili del Fuoco e dell'Asl di Caserta (Dipartimento di Prevenzione)

La nota della Cgil

 "Un'altra tragedia intollerabile, di proporzioni enormi, che colpisce il mondo del lavoro nel nostro territorio". Così in una nota congiunta Cgil Caserta, Cgil Napoli e Cgil Campania, che esprimono "cordoglio profondo alle famiglie, vicinanza ai feriti e ai lavoratori coinvolti, e rabbia per le ennesime morti evitabili. Non si tratta di fatalità. È il fallimento di un sistema di fare impresa che uccide e che continua a non garantire sicurezza. Chiediamo: verità immediata su quanto accaduto; più controlli e ispettori; un piano straordinario per fermare questa strage silenziosa. Morire di lavoro è una vergogna nazionale. Ora basta", si legge ancora nella nota.

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