Migliaia di fedeli alla canonizzazione di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati
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Sono i primi santi proclamati da Leone XIV. Il Pontefice ai giovani: "Non sciupate la vita, fatene un capolavoro"
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Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis sono stati proclamati santi da Papa Leone XIV durante la messa di canonizzazione concelebrata da 36 cardinali, 270 vescovi e oltre 1700 sacerdoti. Ad assistere, migliaia di fedeli che già dalle prime ore della mattina di domenica sono affluiti in piazza San Pietro tra imponenti misure di sicurezza.
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"I santi Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis sono un invito rivolto a tutti noi, soprattutto ai giovani, a non sciupare la vita, ma a orientarla verso l'alto e a farne un capolavoro", ha detto Papa Leone XIV nel corso dell'omelia. "Entrambi, Pier Giorgio e Carlo, hanno coltivato l'amore per Dio e per i fratelli attraverso mezzi semplici, alla portata di tutti: la santa messa quotidiana, la preghiera, specialmente l'Adorazione eucaristica." ha ricordato il Papa, sottolineando che "tutti e due, infine, avevano una grande devozione per i Santi e per la Vergine Maria, e praticavano generosamente la carità. Perfino quando la malattia li ha colpiti e ha stroncato le loro giovani vite, nemmeno questo li ha fermati e ha impedito loro di amare, di offrirsi a Dio, di benedirlo e di pregarlo per sé e per tutti".
Carlo Acutis è morto a soli 15 anni, Pier Giorgio Frassati a 24, entrambi per malattie inattese e fulminanti. E ora la Chiesa li mostra al mondo, soprattutto ai giovani, come esempio. Non con immaginette dalle mani giunte, ma ritratti nel pieno della gioventù. Acutis in felpa e scarpe da ginnastica: morto nel 2006 è di fatto il primo santo "millennial". Frassati, del secolo precedente, lascia ricordi dalle sue montagne che amava scalare. Patrono di internet il primo, impegnato nel sociale e antifascista il secondo che è morto nel 1925, esattamente cento anni fa.
Sono i primi santi proclamati da Papa Leone. Frassati è un punto di riferimento dell'Azione Cattolica e sono arrivati autobus da tutta Italia con membri dell'associazione. Per Acutis la mobilitazione è arrivata soprattutto da Assisi dove il ragazzo, prima di morire, chiese di essere sepolto. Due ragazzi normali, con i loro problemi a scuola e i loro primi innamoramenti, che hanno però vissuto le loro brevi vite dalla parte del Vangelo. Acutis raccogliendo sul suo pc, con il quale viene ritratto anche nelle statue, e diffondendo in internet il suo diario di fede. Frassati, che era figlio dell'alta borghesia (il padre era il direttore de La Stampa) mettendosi sempre dalla parte dei più deboli.
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Due ragazzi anche belli e alla moda, sportivi e sempre sorridenti. Una chiave per parlare alle nuove generazioni sempre più distanti dalla Chiesa. Se infatti raduni come le Gmg, e lo stesso Giubileo dei Giovani dello scorso agosto, vedono masse riunirsi per stare insieme e pregare, è da dire che la crisi delle vocazioni sembra da anni irreversibile. Per Carlo Acutis, il primo santo morto in questi anni 2000, era presente a Piazza San Pietro tutta la famiglia. Per Frassati sono arrivati invece i discendenti. Le reliquie che portate all'altare sono per il ragazzo più giovane un frammento di cuore, per il piemontese dell'Azione Cattolica invece un piccolo pezzo di indumento che aveva indossato.