Rubate a Gragnano (Napoli) le offerte per Dorita Delle Donne | Ha bisogno di cure sperimentali contro il tumore
Alla donna è stato diagnosticato un carcinoma mammario avanzato praticamente inoperabile. Ma nella chiesa locale sono spariti i fondi raccolti per garantirle una possibilità di guarigione. La denuncia del parroco
Si chiama Dorita Delle Donne, ha 32 anni e le è stato diagnosticato un carcinoma mammario avanzato praticamente inoperabile.
L'unica speranza è rappresentata da cure sperimentali disponibili negli Stati Uniti e in Israele. Per questo, da tempo, è online una raccolta fondi per garantirle una possibilità di guarigione. Ad attivarsi è stata anche la comunità di Gragnano, a due passi da Castellammare di Stabia, paese di cui Dorita è originaria. Ora, però, il parroco della chiesa locale denuncia il furto delle offerte raccolte per la donna: "Qualcuno è entrato e le ha portate via. Un fatto ignobile e spregevole".
La denuncia - A raccontarlo su Facebook è stato lo stesso don Emanuele Rosanova, parroco della chiesa del Corpus Domini di Gragnano: "Purtroppo devo denunciare un fatto deprecabile. Essendo la chiesa aperta, è stata asportata dall'altare la cassetta contenente le offerte. Fatto ignobile e spregevole". I fondi, ricorda don Emanuele, "servono a dar speranza a Dorita, di cui conosciamo lo stato di salute".
"Semplici cisti" - Dorita Delle Donne, che vive da sei anni a Londra, racconta la battaglia contro il cancro sul suo profilo Instagram. La diagnosi è arrivata la scorsa estate, dopo una vacanza in Sardegna. Alcuni mesi prima aveva effettuato alcuni controlli per un gonfiore al seno sinistro, ma all'ecografia non è risultato nulla di allarmante. Semplici "cisti benigne", le avevano detto.
La diagnosi di tumore - Dato che il gonfiore non accennava a diminuire, al rientro a Londra Dorita ha fatto una nuova visita, dove le è stato trovato qualcosa di sospetto. Era un carcinoma mammario avanzato praticamente inoperabile, essendo triplo negativo, con diffusione ai linfonodi circostanti e metastasi al fegato, al pancreas e alle ossa.
L'appello - "Le aspettative di vita con il tumore più aggressivo e invasivo che si conosca, refrattario alla chemio tradizionale, sono piuttosto brevi. Una condanna a morte come questa non si può accettare passivamente alla sua età, con una vita ancora tutta da vivere", recita il testo a corredo della raccolta di fondi online, a cui tutti possono partecipare con una propria donazione.
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