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"Questo è un bar devenetizzato": a Cosenza parte la guerra a Prosecco e spumante

I commercianti si coalizzano contro lʼautonomia delle regioni settentrionali: "Non siamo noi i mantenuti"

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Il tempo dello Spritz al tramonto è finito, a Cosenza bisognerà accontentarsi di Magliocco e 'nduja.

Nella città calabrese è guerra al Veneto: locali e bar hanno deciso di "devenetizzarsi" per protestare contro la richiesta di autonomie della regione settentrionale. Così sotto l'hashtag #mangiasud è partita un'iniziativa che sta spopolando, nelle strade e sul web. "In questo locale non serviamo vini, prosecchi e spumanti prodotti in Veneto - recita la locandina affissa sulle vetrine - Qui si servono solo prodotti del sud".

Gli organizzatori precisano che la campagna non vuole essere discriminatoria, ma serve solo a promuovere le eccellenze locali. "Qui lavoriamo e paghiamo le tasse come tutti - spiega Francesco Vivone, uno dei principali promotori dell'iniziativa, proprietario di una macelleria - non ci stiamo a essere tacciati come mantenuti dai settentrionali".  
 
Alla campagna hanno subito aderito con convinzione tanti locali. Dallo storico Bar Panoramico di Cosenza alla stessa macelleria di Francesco. "Se compri vino veneto, si finanziano solo le scuole e le strade venete - spiegano gli organizzatori nel loro manifesto - Scegli invece di finanziare le tue scuole e i tuoi ospedali. Consuma solo i prodotti della tua regione". 
 
La protesta non ha lasciato indifferenti gli uomini del Prosecco, che dal Veneto esprimono la loro indignazione per la campagna: "è solo invidia" dicono. Ma in Calabria non sembrano voler fare passi indietro.