Al via l’incidente probatorio

Cagliari, Manuela Murgia morta 30 anni fa: analisi sui vestiti della 16enne e caccia al Dna

Presente in tribunale anche l'unico indagato, l'ex fidanzato della ragazza, Enrico Astero. I consulenti si sono presi 80 giorni di tempo per dare le risposte richieste

07 Lug 2025 - 17:59
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Al via gli accertamenti sugli indumenti di Manuela Murgia, la sedicenne trovata morta il 5 febbraio 1995 a Cagliari nel canyon della necropoli di Tuvixeddu. Il caso, inizialmente archiviato come suicidio, è stato riaperto il 30 marzo con l'iscrizione, poche settimane fa, del nome dell'ex fidanzato Enrico Astero - oggi 54enne - nel registro degli indagati con l'ipotesi di omicidio volontario. 

Tuvixeddu, il parco archeologico in cui fu trovata morta Manuela Murgia

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L'incidente probatorio

 Oggi l'incidente probatorio in tribunale a Cagliari: presenti, oltre agli avvocati e ai consulenti, anche l'unico indagato. Nel corso dell'udienza sono stati affidati gli incarichi per l'analisi sui reperti recuperati a maggio nella sede del vecchio Istituto di medicina legale, dove venne eseguita l'autopsia sul corpo di Manuela. L'intento è quello di estrapolare eventuali tracce biologiche con i relativi profili genetici e acquisire il Dna dell'ex fidanzato per poi confrontarlo con quelli recuperati dalle analisi.

80 giorni di tempo per le risposte

 Gli esperti si sono poi spostati nella sede dei carabinieri del Ris, dove sono state aperte le buste con i vestiti e si sta repertando quanto contenuto all'interno; successivamente inizieranno le analisi. I consulenti si sono presi 80 giorni di tempo per dare le risposte richieste.

Al lavoro per la Procura, la polizia scientifica, per il gip Giorgio Altieri in campo i periti del team del Ris di Cagliari: saranno loro a occuparsi delle indagini biologiche, dattiloscopiche e merceologiche. Gli avvocati Giulia Lai e Bachisio Mele, che rappresentano la famiglia di Manuela, hanno indicato come consulente Emiliano Giardina. La difesa dell'ex fidanzato, con l'avvocato Marco Fausto Piras, si sta avvalendo dell'esperienza dell'ex generale dei carabinieri del Ris, Luciano Garofano. "Siamo fiduciosi che attraverso queste analisi troveremo dei riscontri oggettivi e certi, si troverà il cromosoma Y", ha commentato l'avvocata Lai.

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