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Quattro arresti per lo stupro di due minorenni inglesi a Matera | Il branco composto da otto giovani

Le ragazze sono state aggredite durante una festa in villa, la notte tra il 7 e lʼ8 settembre a Marconia di Pisticci. Le vittime sono state anche drogate. Gli aggressori sono stati riconosciuti su Instagram

Matera, ragazzine britanniche drogate e violentate da un branco

La polizia ha arrestato quattro persone nell'ambito dell'indagine sulla violenza sessuale di gruppo subita da due minorenni inglesi durante una festa in una villa a Marconia di Pisticci la notte tra il 7 e l'8 settembre. Le ragazze, in vacanza in Italia, avevano chiamato il 118 raccontando di essere state picchiate e stuprate durante la serata. Il branco era composto da 8 giovani, di cui tre indagati in stato di libertà.

Le indagini, svolte con estrema rapidità, hanno portato in tempi brevissimi all'emissione delle misure cautelari evidenziando in modo chiaro, spiegano gli investigatori, la brutalità, la gravità ed efferatezza delle violenze commesse "con modalità subdole", che avrebbero potuto essere reiterate nei confronti di altre donne.

 

Gli arrestati sono Michele Masiello, di 23 anni, Alberto Lopatriello (22), Alessandro Zuccaro (21) e Giuseppe Gargano (19), tutti disoccupati e residenti a Pisticci. Le accuse sono di violenza sessuale e lesioni personale aggravate e continuate. I quattro sono stati trasferiti in carcere.

 

Poco dopo essere arrivate alla festa, accompagnate dalla sorella 30enne di una delle due, le ragazzine inglesi sono state avvicinate da due degli indagati. "Approfittando dello stato di alterazione psichica delle due minorenni, dovuto - spiega la questura di Matera - all'assunzione di alcol", uno degli otto giovani coinvolti, Giuseppe Gargano, di 19 anni, ha spinto con forza una delle due in una zona buia, seguito dagli altri amici e dall'altra ragazzina. Qui è avvenuto lo stupro di gruppo, con due distinte violenze sessuali.

 

Successivamente, tutti si sono allontanati e le due ragazze si sono rivolte alla sorella di una delle due, hanno poi raggiunto un bagno della villa e le hanno raccontato quanto era accaduto. Tornate a casa, hanno telefonato al 118, denunciando di essere state violentate e sono state poi ascoltate in "forma protetta" dagli inquirenti e dalle psicologhe con l'ausilio degli interpreti. 

 

Aggressori riconosciuti su Instagram - Le due minorenni hanno riconosciuto almeno due dei loro violentatori dopo che una cugina delle due aveva mostrato loro i profili Instagram di Masiello e di Lopatriello. E' uno dei passaggi dei verbali che fanno parte dell'ordinanza firmata dal gip di Matera, Angelo Onorati, con cui ha disposto la misura cautelare in carcere per i quattro giovani.

 

"Le vittime hanno tentato di difendersi"Le due ragazzine hanno cercato con tutte le loro forze di difendersi e di sfuggire allo stupro di gruppo, durato circa 15 minuti.  La festa - hanno confermato gli investigatori - era "aperta" a tutti, senza necessità di essere stati invitati: la musica ad alto volume ha fatto sì che nessun'altra persona presente si accorgesse della violenza in corso. Una delle due minorenni ha cercato di difendersi anche dando un morso alle parti intime di uno dei suoi violentatori. 

 

"Sono state anche drogate" - Gli stupratori hanno anche approfittato "delle condizioni di inferiorita' psichica" delle due turiste che "dagli esami risultava avessero assunto sostanza stupefacente, somministrata a loro insaputa da soggetti in via di identificazione", ha scritto ancora il giudice.

 

"Piangevano terrorizzate" - Tornate a casa dopo la violenza sessuale subita, le due turiste "piangevano a dirotto, si trovavano in un evidente stato di shock e completamente terrorizzate". E' questo uno dei passaggi della testimonianza rilasciata alla polizia da un parente di una delle due ragazzine, che ha origini italiane. L'uomo ha detto "di aver ancora davanti" ai suoi occhi "lo stato di sgomento in cui le bambine si trovavano".

 

Una ragazza alla festa: "Niente polizia, non rovinate il party" - "Non rovinate la festa, non chiamate la polizia perché questa è la festa di un mio amico". Sono le parole con cui una delle partecipanti al party si sarebbe rivolta a un parente di una delle due ragazzine violentate recatosi nella villa di Marconia di Pisticci (Matera) dopo aver saputo degli abusi sessuali subiti dalla 16enne e dalla 15enne.

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