Il dossier di Telefono Azzurro: "Nella maggior parte dei casi fuggono da guerre, povertà e catastrofi naturali. Ma negli utlimi tempi sono in aumento i minori che scappano da casa per situazioni familiari complesse"
© telefono azzurro
I bambini scomparsi sono una piaga della nostra società. Non solo in Italia, ma in tutto il mondo. E' quato emerge dalla impietosa fotografia di Telefono Azzurro. Nel primo semestre del 2024 sono state registrate nel nostro Paese 11.694 denunce di scomparsa, con una media giornaliera di 64 casi. La maggioranza delle denunce riguarda minori di età inferiore ai 18 anni, che rappresentano il 69,6% dei casi (8.143). I ritrovamenti risultano più frequenti tra le femmine (58,1%) e la fascia d'età più colpita è quella tra i 16 e i 17 anni, che rappresenta oltre il 70% dei casi. Il dossier è stato presentato alla Camera dei Deputati in occasione del convegno "I bambini invisibili".
Le motivazioni delle denunce - Tra le principali cause raccolte dalle segnalazioni vi sono fuga da casa (36,5%) o dalla propria comunità/istituto (12,5%); la scomparsa non specificata (12,5%); la fuga dal centro di accoglienza (7,3%); la sottrazione internazionale (3,1%) o nazionale (2,1%). Nel 48,7% dei casi i bambini gestiti sono di genere femminile, mentre nel 51,25% si tratta di casi di genere maschile. "Molti bambini - spiega Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro - fuggono da guerre, povertà e catastrofi naturali e, se non accompagnati, rischiano di finire vittime dello sfruttamento e della tratta o di subire abusi durante il viaggio. Ma sono sempre più numerosi - in Italia - anche i casi di scomparsa e di fuga da casa per situazioni familiari complesse o per condizionamenti sociali che agiscono in maniera sempre più negativa, complice anche la spinta che strumenti e canali digitali invasivi danno influendo in maniera drammatica sulle personalità psicologicamente sempre più fragili di bambini e adolescenti."
Età e provenienza - Prendendo in considerazione l'età si tratta principalmente di bambini tra gli 0 e i 10 anni (12,9% dei casi), mentre quelli che coinvolgono la preadolescenza (età compresa tra gli 11 e i 14 anni) sono il 16,7%. La percentuale più ampia - 70,4% riguarda gli adolescenti tra i 15 e i 18 anni. Mentre analizzando la provenienza il 56,9% delle segnalazioni riguarda cittadini italiani, mentre il 41,67% è di nazionalità straniera. Sotto il profilo della cittadinanza il 57% delle segnalazioni ha riguardato cittadini stranieri, mentre il 43% ha coinvolto cittadini italiani.Tra i minori stranieri scomparsi (5.773 casi), il fenomeno riguarda in modo preponderante i maschi (88%). I ritrovamenti risultano più frequenti tra le femmine (58,1%) e la fascia d'età più colpita è quella tra i 16 e i 17 anni, che rappresenta oltre il 70% dei casi. Classificando i casi gestiti in base alla provenienza geografica emerge come le richieste d'aiuto siano pervenute prevalentemente dal Lazio con 23 casi segnalati, seguiti da Veneto 11 casi, Piemonte 10 casi e Lombardia 8 casi.
Un problema globale - A livello globale il fenomeno rappresenta una problematica complessa e spesso aggravata da differenze nelle definizioni giuridiche, nella raccolta dei dati e nelle risposte istituzionali. Nel 2024, il National Center for Missing & Exploited Children (NCMEC) ha gestito quasi 30.000 casi di bambini scomparsi, riuscendo a risolverne il 91%. "Il fenomeno dei bambini scomparsi - spiega ancora Caffo - ha assunto proporzioni allarmanti, come dimostrano i dati internazionali e quelli relativi all'Italia che raccogliamo in questo Dossier, frutto di un presidio costante di Telefono Azzurro rispetto a questo tema, attraverso la helpline del 116.000, attiva 24ore su 24 7 giorni su 7 e connessa con il network europeo di Missing Children Europe. La capacità di ascolto e di intervento consente di mettere in campo strumenti di prevenzione, di contrasto e di aiuto sempre più efficaci".