Monito del capo dello Stato e del premier in occasione della Giornata nazionale contro la pedopornografia: "L'indifferenza e il silenzio non proteggono". Reati in aumento rispetto al 2023
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"L'era digitale espone i bambini a rischi ancora più insidiosi. Dietro l'anonimato virtuale possono nascondersi soggetti pronti ad approfittare delle fragilità emotive dei ragazzi e delle loro personalità in formazione". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia. "L'Italia ha sviluppato un sistema giuridico solido e in costante evoluzione per contrastare" questi reati, in linea con "le normative e gli impegni internazionali". "Tuttavia, la tutela dei diritti dei bambini non si esaurisce nell'applicazione delle leggi, ma richiede anche una consapevolezza diffusa dell'importanza di non voltarsi dall'altra parte", ha aggiunto il capo dello Stato. Stesso monito del premier Giorgia Meloni: "Una piaga che riguarda tutti".
Giorgia Meloni: "Indifferenza non protegge" - "Il titolo dell'iniziativa del Telefono Azzurro è: 'Il silenzio non protegge'. È un messaggio molto efficace, e che condivido". Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione dell'evento promosso da Telefono Azzurro 'Il Silenzio Non Protegge. L'Abuso Sessuale è un problema di tutti', presso la Sala Polifunzionale della presidenza del Consiglio dei Ministri. "Mi permetto di aggiungere che anche il buio, l'indifferenza e l'inazione non proteggono - aggiunge -. Per questo, il Governo ha sempre agito con decisione contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e degli adolescenti e la loro esposizione alle insidie della rete, per reprimere ma anche per prevenire, sensibilizzare, aiutare le famiglie e gli adulti di riferimento a cogliere vecchi e nuovi segnali di allarme, in un mondo che cambia sempre più in fretta. Per rendere tutti consapevoli che quello che minaccia i piccoli non è solo l'orrore eclatante di un crimine fra i più odiosi, ma anche un pericolo strisciante che si insinua fra le pieghe di una quotidianità sempre più pervasa dal digitale".
Reati in crescita - Nel primo semestre del 2024, le vittime del reato di pornografia minorile in Italia sono quasi raddoppiate: 137 rispetto alle 75 dello stesso periodo del 2023. Di queste, il 66% ha meno di 14 anni. Lo dice un rapporto di Save the Children. In ambito digitale, la Polizia postale ha trattato 2.809 casi tra pedopornografia e adescamento online, con un incremento del 6% rispetto al 2023. Le persone arrestate sono state 144 mentre quelle denunciate 1.028. Preoccupa soprattutto l’età delle vittime: oltre la metà (56%) degli adescamenti online ha coinvolto minori tra i 10 e i 13 anni, mentre il 7% dei casi ha riguardato bambine e bambini sotto i 10 anni. A questi si aggiungono i casi di “revenge porn” (casi di diffusione illecita di immagini o di video sessualmente espliciti), che sono stati 42, in netto aumento rispetto ai 29 del 2023, di cui circa 3 vittime su 4 (il 74%) ha tra i 14 e 17 anni, mentre il restante 26% ha tra i 10 e 13 anni. I casi di sextortion con vittime minorenni sono stati invece 127, in leggero calo rispetto ai 136 del 2023 e nella gran parte dei casi (87%) le vittime hanno tra i 14 e i 17 anni.