Gli 007: rischi in Piemonte e Lombardia
Le bande cinesi e le loro potenziali azioni criminali nel mirino dei servizi segreti. Gli 007 italiani evidenziano una "connotazione banditesca e gangsteristica evidenziata da gruppi presenti in alcune realtà territoriali, specie in Piemonte e in Lombardia". "Si tratta di aggregazioni giovanili, organizzazioni più gerarchizzate, dedite soprattutto ad estorsioni, rapine estorsioni e rapine in danno di connazionali".
Mescolate agli oltre centomila immigrati cinesi giunti in Italia vi sarebbero dunque, secondo i servizi segreti, gruppi gerarchizzati dediti alla malavita. Una vera e propria mafia cinese che si sarebbe infiltrata nelle diverse 'chinatown' sorte nelle metropoli del Belpaese.
"Sul versante delle proiezioni 'economiche' - si legge nella relazione che il Cesis ha inviato giovedì al Parlamento - il Sisde ha segnalato gli spazi crescenti assunti da sodalizi asiatici nell'intermediazione commerciale, in ragione dei remunerativi traffici di merci contraffatte e contingentate".
Mentre il Sismi "ha confermato il rafforzato ruolo nell'ambito della cosiddetta 'imprenditoria dell'immigrazione' , comprendente i diversificati circuiti di illegalità correlati alla gestione dei flussi migratori clandestini".
Pertanto, i nostri 007 affermano che "è ragionevole prevedere un forte sviluppo di quest'imprenditoria criminale con l'intensificarsi delle relazioni commerciali globali, il che apre nuovi e problematici scenari di saldatura dei grandi mercati illegali a livello intercontinentale".
I percorsi attraverso i quali i clandestini della Cina, dotati di falsi passaporti di stati orientali (Giappone e Corea del Sud) o con visto turistico, raggiungono l'Italia si snodano con tappe intermedie in Russia, Giordania, Turchia e Malta.