Il giovane è stato ferito ai polmoni. L'uomo, dopo il gesto, si è consegnato ai carabinieri
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Ha sparato al figlio di vent'anni, poi ha chiamato i soccorsi e si è consegnato aicarabinieri. Dramma familiare a Villata, poco più di 1.600 anime in provincia di Vercelli. Nella sparatoria il giovane è stato ferito ai polmoni ed è ora in gravi condizioni nella Rianimazione dell'ospedale di Novara. Ancora da chiarire i contorni della vicenda.
"Abbiamo sentito delle urla, poi i colpi di pistola", raccontano alcuni residenti di via Garibaldi, una zona periferica del paese, centro agricolo della pianura vercellese vicino al fiume Sesia. Secondo gli inquirenti tra il padre, un sessantenne, e il figlio, ci sarebbe stato un litigio.
Almeno tre i colpi esplosi da una pistola calibro 22. Gli esperti della scientifica, presenti sul posto, hanno effettuato i rilievi del caso per stabilire se siano stati esplosi dentro casa o nel cortile. Alcune macchine di sangue sono presenti anche nel vialetto di fronte all'edificio. E' probabile, quindi, che il padre abbia inseguito a piedi per alcuni metri il figlio, oppure che quest'ultimo abbia cercato di scappare.
A dare l'allarme è stato lo stesso aggressore. "Venite, ho sparato a mio figlio. E' ferito", sarebbe state le poche parole pronunciate al telefono dall'uomo, che in paese descrivono come una "persona tranquilla". "Lo vedevamo spesso uscire di casa con la moglie, non sembrava che la famiglia avesse particolari problemi", hanno raccontato i vicini di casa ai militari dell'Arma.
L'uomo rischia ora l'accusa di tentato omicidio aggravato dai vincoli di parentela.