Il cadavere presenta fratture in più punti, potrebbe essere rimasta vittima di un macchinario agricolo. Effettuato il test del Dna, si confronterà con quello delle persone scomparse
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L'ha trovata un contadino mentre lavorava il campo con il suo trattore. All'improvviso, l'uomo ha visto un piede tra la terra smossa, si è fermato e ha fatto la macabra scoperta: là sotto c'era il corpo di una donna, ormai in fase di decomposizione. Il rinvenimento è avvenuto nella frazione di Iolo, a Prato: lì il cadavere sarebbe rimasto sepolto per alcuni mesi. Il corpo è di una cinese, forse finita stritolata in un macchinario agricolo.
A prima vista il corpo non presenta segni di riconoscibilità, anche se si scorgono brandelli di vestiti femminili. La corporatura, piuttosto minuta, farebbe pensare ad un'età della vittima compresa fra i 20 e i 40 anni.
Sulla testa una grande busta plastificata nera, simile a un sacco della spazzatura, utilizzato probabilmente per trasportare il cadavere.
Il primo approfondimento effettuato dal medico legale e dal sostituto procuratore sul corpo della vittima non ha permesso di ricostruirne l'identità. Il test del dna è stato effettuato ma i risultati saranno disponibili solo nei prossimi giorni, quando si potrà stabilire l'etnia della donna ed eventualmente la corrispondenza con profili che le forze dell'ordine hanno nella loro banca dati (compresi quelli delle persone scomparse).
Il cadavere presenta fratture in più punti, ma la circostanza potrebbe essere dovuta al passaggio dei macchinari agricoli che nei giorni scorsi hanno arato il campo. La corporatura minuta farebbe pensare ad una donna di nazionalità cinese - ce ne sono moltissime che lavorano nella zona industriale che sorge a poche centinaia di metri da lì - ma non c'è nulla di ufficiale che lo confermi. Su una delle mani c'erano due anelli (con pietra), indossava un vestito di cotone leggero e non aveva le scarpe.
Roberta Ragusa o Francesca Benetti? - Sono due le donne scomparse in Toscana di cui la cronaca si occupa da settimane: Roberta Ragusa, l'imprenditrice pisana di cui si sono perse le tracce nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 a Gello di San Giuliano Terme (Pisa), e Francesca Benetti, che abitava a Follonica (Grosseto) e della quale non si sa più nulla dal 4 novembre. Per entrambi i casi c'è un'inchiesta aperta per omicidio e per Francesca Benetti è in carcere il custode di una villa di proprietà della donna.
Inevitabile che, alla scoperta di quel corpo in un campo a Prato, si sia pensato a questi due casi. Da quanto emerge però sia gli investigatori pisani sia quelli grossetani tenderebbero a escludere che si possa trattare di una delle due donne. Quelli di Prato si limitano a spiegare che stanno vagliando le denunce di scomparsa presentate negli ultimi tempi in Toscana.
Tutte le tre indagini vengono condotte dai carabinieri. In quella sulla scomparsa di Roberta Ragusa è indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere il marito, Antonio Logli, in concorso con il padre Valdemaro e la sua attuale compagna Sara Calzolaio. In entrambi i casi, i militari sono stati impegnati in lunghe ricerche nelle campagne toscane.