L'amante della contessa Vacca Agusta accusato di maxievasione. Riesame: non c'è fraudolenza
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Il tribunale del Riesame di Genova ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Chiavari a carico di Maurizio Raggio, ex amante di Francesca Vacca Agusta. Raggio, che vive in Messico, era stato colpito da ordine di cattura per una presunta maxi-evasione fiscale: era accusato di aver sottratto beni, pignorati da Equitalia, dalla villa della contessa. Il Riesame ha sottolineato che non vi è fraudolenza.
Secondo il Riesame la condotta punita dalla norma che definisce la "sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte dispone che sia punito chiunque, al fine di sottrarsi al pagamento delle imposte, aliena simulatamente o compie altri atti fraudolenti sui propri o sui beni altrui idonei a rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva".
Nel caso in questione, la condotta di Raggio sarebbe da ricondurre, scrivono i giudici del Riesame, "in ipotesi accusatoria alla seconda delle condotte descritte nella norma" e cioè "al compimento di atti fraudolenti".
Il Tribunale rileva però che la condotta punita dalla norma "è caratterizzata, in entrambe le modalità di condotta, dall'aspetto della fraudolenza o in particolare, nel caso in esame, da atti fraudolenti. Tale dizione deve intendersi come riferita ad atti dispositivi diversi dal trasferimento di proprietà ma che abbiano l'effetto di determinare una riduzione del patrimonio solo apparente con la conseguente diminuzione delle garanzie dell'Erario".
Ma, scrivono ancora i giudici, "la dizione 'atti' è specifica e rimanda a un atto dispositivo nel quale non rientra la mera sottrazione del bene".