Macabra scoperta nelle acque di Martinsicuro, in provincia di Teramo
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Una porzione di teschio umano è stata tirata su dalle reti della volante "Roberta" con al comando il 46enne Pietro Ciapanna. Un’imbarcazione di stanza a San Benedetto che stava operando a dieci chilometri dalla costa di Villa Rosa. La volante “Roberta” è di proprietà degli armatori Antonio e Marco Di Addezio. I due hanno subito segnalato l’episodio alla Capitaneria di Porto di San Benedetto.
Il comandante Michele Castaldo ha dunque provveduto ad informare tutte le capitanerie d’Italia che ora dovranno incrociare i dati che risulteranno dall’esame del Dna del teschio, con quelli delle persone scomparse. Non è detto, infatti, che il teschio appartenga ad uno scomparso delle Marche o dell'Abruzzo visti i numerosi naufragi ed incidenti che si sono registrati in Croazia. Il teschio, mancante di mandibola, è stato trasportato all’ospedale di San Benedetto su disposizione del pm Umberto Monti.
Del caso potrebbe occuparsi la Procura di Teramo proprio perché il macabro ritrovamento è stato compiuto in acque abruzzesi. Da prassi il cranio sarà trasferito all’ospedale di Ancona per la prova del Dna. Prova che sarà eseguita dal medico legale Adriano Tagliabracci. Il dettaglio della mandibola mancante è sintomo che il cranio è rimasto per mesi o forse per anni in acqua. La corrente ha, infatti, corroso i legamenti che univano la mandibola, sfilacciandoli e facendo separare i due pezzi.
Gli inquirenti stanno lavorando alacremente per cercare di arrivare all’identità della vittima. Come sottolineato dal comandante Castaldo e non si esclude alcuna pista dal suicidio al delitto, passando per un naufragio. Difficile se non impossibile stabilire al momento se si tratti di un cranio maschile o femminile. I fratelli Di Addezio due anni fa finirono già sulle prime pagine dei giornali locali per l’affondamento del Falco Pescatore.