La rabbia del figlio: "Secondo loro non c'era nessuna urgenza". Il sindaco: "Morte inaccettabile"
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Una donna di 76 anni, Antonia Notarangelo, è morta lungo la strada che da Vieste (Foggia) porta a San Giovanni Rotondo, mentre la figlia la stava accompagnando in auto nell'ospedale Casa Sollievo della sofferenza. Il trasferimento si era reso necessario perché, dopo aver atteso oltre un'ora al pronto soccorso di Vieste, dove non sarebbe stata rilevata la gravità della situazione, nessuna ambulanza era risultata disponibile per intervenire.
A denunciare l'accaduto in una lettera aperta è Pasquale Ciuffreda, il figlio della donna deceduta nella notte tra sabato e domenica. Stando al suo racconto, quando la mamma si è sentita male e lui ha chiamato il 118, gli è stato riferito "che tutte le ambulanze di Vieste erano occupate". "Dovevamo aspettare quella di Peschici - racconta Ciuffreda - il cui personale però ci ha poi consigliato di trasportarla in pronto soccorso a Vieste". Qui la donna è arrivata accompagnata dalla figlia, ma - sempre secondo quanto riferito dalla famiglia - non sarebbe stato presente nessun medico per visitarla e il personale avrebbe consigliato di riportarla il giorno seguente qualora le condizioni si fossero aggravate.
"Dopo un'ora, chiamo mia sorella - prosegue il racconto -. Mi dice che sono ancora a Vieste. Nessun trasferimento. Nessuna ambulanza. Nessuna urgenza, secondo loro. Sta partendo lei, di nuovo, per portare nostra madre a San Giovanni Rotondo, da sola, di notte, con nostra madre in gravi condizioni. Chiamo il pronto soccorso di Vieste per chiedere spiegazioni e mi riferiscono che non era grave da richiedere il ricovero. Venti minuti dopo, mi richiama mia sorella in lacrime, mamma non respira più. La morte è arrivata lungo una strada, nei pressi di Baia delle Zagare, in mezzo al nulla".
Il caso è seguito dall'avvocato Pasquale Chionchio a cui la famiglia della donna si è rivolta. "Nelle prossime 48 ore - annuncia - presenteremo denuncia in sede penale e civile. Chiediamo di accertare eventuali responsabilità". "Una morte inaccettabile - dice il sindaco di Vieste Giuseppe Nobiletti -. Perché, se le ambulanze erano impegnate, non è stato attivato l'elisoccorso dopo che è stato anche siglato un protocollo per l'utilizzo anche per codici arancioni?".