Alfredo Cospito, l'anarchico in sciopero della fame sviene e si rompe il naso | La Cassazione anticipa l'udienza
La decisione della Cassazione dopo l'istanza presentata dal legale. Intanto le condizioni di salute del detenuto sono in netto peggioramento: è scivolato mentre si stava facendo la doccia, forse per un mancamento

Alfredo Cospito, l'anarchico al 41 bis da 100 giorni in sciopero della fame contro la misura detentiva speciale, è scivolato mentre si stava facendo la doccia, forse per un mancamento, e si è rotto il naso.
A diffondere la notizia è il suo avvocato Flavio Rossi Albertini, spiegando che le condizioni di salute del suo assistito sono "in netto peggioramento". Il legale ha spiegato che, in base a quanto ha raccontato la dottoressa del carcere di Sassari, Cospito fatica a camminare, "sta facendo uso anche della sedia a rotelle: tutti i valori sono in calo e c'è rischio di edema cerebrale". Mercoledì il medico e gli avvocati avevano lanciato un appello per anticipare l'udienza sul regime di carcere duro fissata tra tre mesi: dopo l'incidente la Cassazione ha risposto anticipandola al 7 marzo.
"Ha le piastrine molto basse - ha spiegato Angelica Milia, la dottoressa di fiducia di Alfredo Cospito - e anche un piccolo taglio può provocare una forte emorragia che, viste le sue condizioni generali di salute e il fatto che non si stia alimentando da 100 giorni, può avere conseguenze gravissime".
"Dopo la caduta e le cure ricevute in clinica, ora è molto provato ma il dolore al naso si è ridotto. Non riesce però ad avere una termoregolazione normale, indossa tre pantaloni e quattro maglioni per cercare di riscaldarsi. È chiaro - ha ribadito la dottoressa - che non possa continuare a rimanere in questo carcere, deve essere trasferito in una struttura che possa garantirgli assistenza sanitaria adeguata".
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