la polemica ad acireale

Catania, fedeli contro il parroco che benedice con lo "spruzzino"

Don Alessandro della chiesa di San Sebastiano ad Acireale è stato filmato mentre impone la benedizione in una nuova attività all'interno di un centro commerciale utilizzando un nebulizzatore ad acqua per le piante

27 Mag 2025 - 22:48
 © Da video

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Una benedizione un po' "innovativa" ha fatto finire nell'occhio del ciclone don Alessandro Di Stefano, parroco della chiesa di San Sebastiano ad Acireale (Catania). All'inaugurazione di un negozio all'interno di un centro commerciale, il sacerdote si è presentato con uno "spruzzino" per nebulizzare sui fedeli l'acqua santa. Una trovata che è stata immortalata e ripresa dai presenti e che non è piaciuta a tutti. Fino a diventare un caso e arrivare sul tavolo del vescovo di Catania.

Come riferisce La Sicilia, don Alessandro Di Stefano, con i suoi 35 anni di sacerdozio alle spalle, avrebbe fatto infuriare fedeli e altri religiosi per aver sostituito il tradizionale aspersorio con uno spruzzino, normalmente utilizzato per innaffiare le piante. E, con la diffusione dei video dell'originale benedizione, il web si è diviso. Nei commenti sui social media si nota chi si schiera con il parroco e chi lo bacchetta.

Ha preso posizione anche il titolare dell'esercizio commerciale "benedetto" da don Alessandro, che su Facebook scrive: "In riferimento al recente clamore mediatico suscitato dalla benedizione del nostro locale da parte di don Alessandro Di Stefano, sentiamo il dovere di esprimere alcune precisazioni. L'episodio in questione si è svolto in un contesto informale e familiare e la benedizione è stata accolta con gioia e gratitudine da parte di tutti i presenti".

"Desideriamo sottolineare con chiarezza, al contrario di quanto sostenuto, - si legge nel post - che nessuna delle persone presenti ha mostrato fastidio, disagio o indignazione per quanto accaduto. Al contrario, è stato un momento vissuto con serenità e partecipazione, nel segno della semplicità che contraddistingue don Alessandro. Io e la mia famiglia lo conosciamo da tempo e possiamo testimoniare la sua serietà, la sua dedizione e la sua profonda umanità".

"È una persona amata e rispettata; riteniamo, dunque, profondamente ingiusto che un gesto così marginale e bonario venga trasformato, con dolo, in oggetto di pubblico ludibrio, travisando completamente le intenzioni e il contesto. Esprimiamo pieno sostegno e affetto a don Alessandro Di Stefano, certi che il suo operato continuerà a essere fonte di bene per tanti", è la conclusione.

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