Con un profilo social" richiamavano al leader di Al Qaeda e diffondevano video, audio e documenti per addestrare combattenti Jihadisti.
di Andrea NociErano pronti a sacrificarsi in nome di Allah per vedere ”La Sicilia - come scrivevano sui social - tornare ad essere un Emirato islamico”. Esprimevano odio contro chi non era come loro di fede islamica e quindi miscredenti. Con l'accusa di apologia ed istigazione a commettere delitti legati al terrorismo sono stati fermati a Palermo due giovani originari del Bangladesh.