Dopo tre anni di rinvii, dal 12 ottobre arriva l'entry-exit system. Ma per i cittadini europei non cambierà nulla
di Alessandra RollaAddio timbri sul passaporto: adesso i passeggeri extra-Schengen, per entrare in Europa, dovranno lasciare i loro dati biometrici, ossia impronte digitali, scansione dell'iride, riconoscimento facciale. Dopo tre anni di continui rinvii dovuti a ragioni tecniche e a preoccupazioni legate alla privacy, dal 12 ottobre arriva l'entry-exit system. Servirà a monitorare i flussi migratori verso il Vecchio Continente, registrando ingressi e uscite dalle frontiere dei 29 Paesi che aderiscono all'accordo di Schengen, quelli dell'Unione europea, ma anche Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein.
La nuova rete di telecamere e software verrà inserita in modo graduale in tutta Europa. La sua piena operatività è prevista per l'aprile 2026. In Italia si parte negli aeroporti di Milano Malpensa e di Roma Fiumicino e nei porti di Civitavecchia e Genova, e interesserà poi progressivamente tutti gli altri uffici di frontiera a partire dal 20 ottobre.
Per i cittadini europei non cambierà nulla. Il nuovo sistema è pensato esclusivamente per i viaggiatori extra-Schengen esenti da obbligo di visto, come quelli provenienti da Regno Unito, Stati Uniti, Israele, Giappone, Brasile. Si applicherà nel caso di soggiorni brevi, cioè di una durata fino a 90 giorni nell'arco di un periodo 6 mesi.