Dopo il gesto in pista di Andrea Russo, le organizzazioni sindacali tornano a denunciare la mancanza di"personale per gestire i crescenti volumi di traffico dello scalo bergamasco
di Matteo PedrazzoliCome ha fatto un uomo ad arrivare sulla pista dell'aeroporto di Bergamo nel pieno delle operazioni di volo? E' questa la domanda a cui dovranno rispondere le indagini, già partite, della procura di Bergamo e dell'Enac, l'ente nazionale per l'aviazione civile. Andrea Russo, il 35enne risucchiato dal motore di sinistra del volo in partenza da Orio al Serio e diretto a Oviedo in Spagna, è arrivato nello scalo orobico guidando contromano la sua auto. Un dettaglio che avrebbe dovuto essere sufficiente per fermarlo ancor prima del suo ingresso in aeroporto. Le organizzazioni sindacali denunciano da tempo la situazione della sicurezza a Orio Al Serio, dove manca personale per gestire i crescenti volumi di traffico.
Gli investigatori stanno esaminando i filmati delle telecamere di sorveglianza per capire quali siano le falle che hanno permesso all'uomo di raggiungere la pista. Attenzionate anche le porte automatiche per l'uscita dei passeggeri, troppo vicine alla zona aperta a tutti, e quindi facilmente attraversabili anche dall'esterno verso l'interno. Russo avrebbe superato proprio questo ostacolo e poi si sarebbe messo a correre arrivando fino alla pista, inseguito dalla polizia.
Alle 10.35 l'airbus diretto nelle Asturie ha lasciato la piazzola di sosta per iniziare il rullaggio e alle 10.39, mentre attendeva il via libera dalla torre di controllo, i piloti hanno dovuto interrompere le manovre dopo aver risucchiato il 35enne.
Il problema della sicurezza a Orio Al Serio non è nuovo: solo due mesi prima un'altra persona, non autorizzata, era riuscita ad arrivare nel piazzale con gli aerei, scavalcando la recinzione che circonda lo scalo.