Coppia uccisa a Pordenone, svolta nell'inchiesta: c'è un indagato
Eʼ un 26enne commilitone di Trifone Ragone. Lo conferma il procuratore della città friulana che aggiunge: "Non possiamo dire altro, lʼinteressato ha già nominato un avvocato"
Svolta nell'inchiesta sull'omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone, la coppia di Pordenone uccisa il 17 marzo nel parcheggio di una palestra: dopo sei mesi di indagini, un 26enne commilitone di Ragone, Giosuè Ruotolo, è stato iscritto nel registro degli indagati.
Secondo le ipotesi investigative, l'assassino avrebbe agito da solo, sparando sei colpi a bruciapelo alle vittime. Non è invece ancora chiaro il movente del delitto. Trentenne bocconiana e assicuratrice, lei era originaria di Milano; 29enne sottufficiale dell'esercito, pesista olimpico e modello, lui era di Bari.
L'indizio che avrebbe portato gli inquirenti a scrivere l'amico di Trifone nel registro degli indagati sarebbe, secondo il Corriere della Sera, il ritrovamento di un caricatore compatibile con l'arma del delitto, una pistola Beretta calibro 7.65 molto datata, risalente al periodo antecedente alla seconda guerra mondiale. Il caricatore è stato ritrovato la scorsa settimana sul fondale di un laghetto vicino al piazzale dove è stato compiuto l'omicidio: con tutta probabilità l'assassino se n'è disfato gettandolo nello specchio d'acqua dopo aver ucciso la coppia.