FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Pordenone, coppia uccisa in auto Spunta la pista dello spasimante

Eʼ ancora caccia al killer di Teresa Costanza e Trifone Ragone. Questʼultimo aveva parlato con un amico della presenza di corteggiatore a cui forse voleva dare una lezione. Ma gli investigatori non trascurano nessun dettaglio

pordenone,auto,Trifone Ragone,Teresa Costanza,omicidio,suicidio
ansa

Non si fermano le indagini per il delitto di Trifone Ragone e della compagna Teresa Costanza. Gli investigatori stanno passando a setaccio la vita delle due vittime. Sembra, ma è ancora tutto da dimostrare, che ci fosse un corteggiatore, uno spasimante a cui Ragone - racconta il Corriere della Sera - voleva dare una lezione. Ne aveva parlato lui stesso con un amico. Anche se la modalità del delitto fanno pensare a un'azione non improvvisata.

L'azione sembra studiata nel dettaglio per uccidere il militare e l'assicuratrice, non un raptus improvviso da parte magari di una persona innamorata respinta. Il movente passionale resta, comunque, uno dei più plausibili, anche perché sia Teresa Costanza sia il compagno Trifone Ragone non passavano certo inosservati, come dimostrano anche i riconoscimenti ottenuti in vari concorsi di bellezza. Sul fronte degli accertamenti medico-legali, in attesa dell'autopsia è stata eseguita una Tac cranica che ha fornito i primi riscontri balistici: l'uomo è stato colpito da tre proiettili - due dei quali erano coperti da sangue rappreso e avevano fatto pensare ad un solo foro, e ipotizzare l'omicidio-suicidio poi escluso dalla Procura - la compagna invece da due proiettili. Tutti esplosi da una pistola calibro 7.65.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, il killer avrebbe aperto la portiera dal lato passeggero, dove si trovava Ragone, puntandogli l'arma alla tempia, a bruciapelo. Una frazione di secondo dopo l'avrebbe rivolta contro la fidanzata, freddandola da distanza ravvicinata e mandando anche in frantumi il finestrino dell'utilitaria. Impossibile per la coppia difendersi o anche soltanto urlare. Subito dopo il killer si sarebbe dato alla fuga, forse con un complice, ipotesi che gli inquirenti non possono scartare a priori.