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Fiat, auto impacchettate: la campagna dell'azienda scatena le polemiche

"Mi spezzi il cuore" è la trovata pubblicitaria che dei creativi hanno realizzato per la compagnia torinese incellofanando le auto dei dipendenti infedeli che non possiedono un modello della casa madre

Il primo aprile è passato da qualche giorno ma qualcuno è ancora in vena di compiere marachelle. Fiat infatti ha fatto trovare le auto dei suoi dipendenti infedeli, che non posseggono un modello della casa madre, completamente ricoperte dal cellophane. Un banale scherzo? No, una simpatica campagna pubblicitaria di "parking marketing" che tuttavia ha scatenato qualche polemiche.

La trovata - I dipendenti dello stabilimento di Mirafiori di Torino che posseggono un'auto non marchiata Fiat nei giorni scorsi si sono trovati la vettura completamente ricoperta dal cellophane con un messaggio scritto sopra: "Vederti con un'altra mi ha spezzato il cuore, ma nonostante ciò continuo a pensare a te". La trovata pubblicitaria si chiama "parking marketing", ed è l'ultima frontiera della pubblicità mirata.

I sindacati su tutte le furie - L'iniziativa è stata ideata da un'agenzia pubblicitaria di creativi torinesi, in barba alla privacy e alla libertà di scelta. Ma i sindacati sono andati su tutte le furie rifiutandosi di pensare che un dipendente Fiat non possa avere un'auto di marca concorrente. Non possono neanche entrare nel parcheggio interno della fabbrica, devono parcheggiarla all'esterno, ed è proprio lì che i creativi hanno colpito. Difficile immaginare la faccia dei malcapitati alla vista dello scherzo!

Ma Sergio Marchionne punta a vendere 6 milioni di auto in 5 anni e anche le tute blu devono partecipare alla grande campagna aziendale. Dopo Torino, in questi giorni toccherà ai lavoratori di Pomigliano D'Arco. Non resta che attendere come reagiranno i traditori della Fiat sotto il Vesuvio.