Istituto superiore di sanità: "In Italia salgono a 173 i casi confermati, 15 le persone decedute"
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Altre due vittime per West Nile nel Lazio, dove si contano finora 7 decessi per il virus, e prima vittima in Calabria. Nel Lazio una donna di 83 anni di Pontinia è morta all'Ospedale Santa Maria Goretti di Latina. La paziente era arrivata in pronto soccorso il 24 luglio. Ricoverata in rianimazione in gravi condizioni per la presenza di pluripatologie concomitanti, è deceduta nel reparto di terapia intensiva. In tutta Italia sono 15 le persone decedute per il virus. Un 77enne si è spento invece all'Ospedale Isola Tiberina Gemelli: il paziente, già sottoposto a dialisi, era ricoverato dal 26 luglio è si è spento mentre era in terapia intensiva. La prima vittima del virus in Calabria è un 80enne di Riace.
L'uomo morto in Calabria, di Riace, era ricoverato al Gom di Reggio, dove si trovava nel reparto di malattie infettive per un'encefalite. I medici hanno confermato successivamente che era interessato da un'infezione del virus trasmesso dalle zanzare Culex. Dopo il decesso, il sindaco di Riace Mimmo Lucano ha disposto una disinfestazione su tutto il territorio comunale.
Intanto sarebbe stato riscontrato un primo caso di positività al virus a Roma, allo Spallanzani. Si tratta di una donna, senza collegamenti con l'Agro Pontino.
Salgono a 173 nel nostro Paese dall'inizio dell'anno i casi confermati di infezione (erano 89 nel precedente bollettino). Lo afferma il quarto bollettino della sorveglianza dell'Istituto superiore di sanità. Tra i casi confermati 72 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (2 Piemonte, 2 Lombardia, 4 Veneto, 1 Friuli-Venezia Giulia, 2 Emilia-Romagna, 37 Lazio, 21 Campania, 1 Basilicata, 1 Sardegna), 14 casi asintomatici identificati in donatori di sangue, 85 casi di febbre, 1 caso asintomatico e 1 caso sintomatico.
La letalità, calcolata sulle forme neuro-invasive finora segnalate, è pari al 15% (nel 2018 20%, nel 2024 14%). "La situazione è monitorata con attenzione da tutte le istituzioni competenti, sia a livello centrale che a livello territoriale. Al momento non emergono particolari segnali di allarme", ha sottolineato Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento di malattie infettive dell'Iss. "Ricordiamo l'importanza delle misure di prevenzione, sia quelle tese a contrastare la proliferazione delle zanzare che quelle mirate a proteggersi dalle punture. Ricordiamo inoltre, soprattutto nel caso di soggetti fragili o anziani di rivolgersi al proprio medico in caso di febbre".