Viterbo, rave party non autorizzato: trovato morto un ragazzo scomparso nel lago
A recuperare il cadavere sono stati i Vigili del Fuoco. Il giovane, un 25enne inglese residente a Reggio Emilia, si era tuffato in acqua durante la serata di Ferragosto senza mai riemergere
Le immagini del rave party di Ferragosto sul lago di Mezzano nel Viterbese
Non è bastato l'intervento dei Vigili del Fuoco, che dalla sera di ieri 15 agosto hanno scandagliato il Lago di Mezzano, a confine tra Lazio e Toscana, alla ricerca del 25enne inglese che si era tuffato senza mai riemergere. Il cadavere è stato rinvenuto dai sommozzatori del nucleo di Roma. Il giovane stava partecipando ad un rave party illegale che dal 13 agosto scorso è in corso nella zona e a cui, secondo le testate locali, hanno preso parte più di cinquemila persone.
La ricostruzione - Dalle prime informazioni raccolte dagli inquirenti, il 25enne si sarebbe allontanato intorno alle 19.30 del 15 agosto, per trovare sollievo dalle alte temperature immergendosi nelle acque del lago. Non è ancora chiaro chi, non vedendolo riemergere, abbia deciso di allertare i soccorsi. L'intervento dei Vigili del Fuoco, reso più difficile dall'oscurità, è proseguito fino alla tarda mattinata di oggi 16 agosto, quando il corpo della vittima è stato rivenuto a circa 60 metri dalla riva. Altri due ragazzi sono stati trasportati in ospedale perché in coma etilico.
Una festa lunga dieci giorni - Nella notte tra 13 e 14 agosto, camper e furgoni si sono riversati nella valle adiacente al lago dopo che migliaia di ragazzi provenienti da tutta Europa si erano dati appuntamento per festeggiare il Ferragosto. Gli organizzatori dicono di voler proseguire con balli e musica fino al 23 agosto, nonostante le temperature roventi e l'assenza di servizi igienici.
In sindaco: a rischio la sicurezza della comunità - Il raduno illegale è stato duramente criticato dal sindaco di Valentano (Vt) Stefano Bigiotti: "Il comune è seriamente preoccupato e condanna con fermezza quanto sta accadendo. La situazione pregiudica la sicurezza dell'intera comunità locale, non solo per gli elevatissimi rischi legati all'emergenza epidemiologica". Il primo cittadino chiude il suo messaggio, pubblicato dal quotidiano locale TusciaWeb, augurandosi che "i colpevoli di questa scellerata e vergognosa iniziativa possano essere prontamente individuati e assicurati alla giustizia".
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