Cibo, il writer veronese antisvastiche: "La bomba carta? Ho paura, ma non mi fermo"
Lʼartista non si arrende alle intimidazioni: "Con la violenza vincerebbero loro, ma coi colori vinco io"
"Sono spaventato, ma non mi arrendo.
C'è chi vuole picchiarmi, e con la violenza vincerebbero loro, ma coi colori vinco io". Parla così il writer dopo che qualcuno gli ha piazzato una bomba corta sotto l'auto. E' finito nel mirino dei neofascisti perché con i suoi graffiti (dai wurstel ai cupcake, dalle salsicce ai lecca-lecca) ricopre le svastiche sui muri di Verona. "Uso il loro odio per il mio impegno civico", dice.
Impegno civico "Il mio lavoro è fare murales, il mio impegno civico è cancellare lo schifo. Come un pilota di rally potrebbe usare la sua abilità alla guida, magari guidando le ambulanze, io che so disegnare copro i simboli fascisti", racconta Cibo a La Repubblica.
Intimidazioni continue La bomba carta? "E' solo l'ultima rappresaglia contro di me", rivela. "Hanno danneggiato il cancello dei miei, appiccicato adesivi antifascisti intorno a casa, spedito lettere minatorie con teschi e auguri di morte, mi hanno disegnato una svastica sulla porta", spiega. "Ma credo nella giustizia". Cibo usa una piattaforma online di crowdfunding, Patreon, che lo aiuta ad acquistare le vernici necessarie a portare avanti la sua azione.
Murales sulle svastiche "Io i murales li faccio di giorno, sono loro i vigliacci che agiscono di notte. Una denuncia o una multa me la prendo volentieri, per cancellare un simbolo fascista. Ricevo decine di segnalazioni ogni giorno, sia a Verona sia nella cintura urbana. Certo, non posso andare ovunque. Quando c'è la partita è meglio che giri alla larga dallo stadio", conclude.
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