Dopo la tragedia

Travolto in bici sulle strisce, il papà della vittima all'investitore: "Non hai colpe, non potevi fare nulla"

Il padre di Martin Pattaro, travolto mentre attraversava un passaggio pedonale nel Padovano: "Mi metto nei tuoi panni, non sentirti in colpa"

20 Ago 2025 - 13:38
 © Facebook

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Umanità, solidarietà e comprensione: emerge queste dalle parole del padre di Martin Pattaro, il 15enne travolto e ucciso mentre attraversava un passaggio pedonale in sella a una bici a Loreggia (Padova). Il papà, Alessandro Pattaro, si è rivolto direttamente all'investitore, l'uomo che era alla guida dell'auto che ha falciato il figlio: "Non sentirti in colpa, non potevi fare nulla per evitare l'impatto. Io mi metto nei tuoi panni, coraggio". 

Automobilista sotto shock

 L'automobilista, un 32enne che stava tornando a casa dal lavoro, era sotto shock dopo la tragedia e ha riferito alla polizia di aver visto solo all'ultimo istante il giovane e di non essere riuscito a fare nulla per evitarlo. A consolarlo ci ha pensato dunque il padre della vittima: niente rabbia, pur nell'immenso dolore, ma solo comprensione. 

Il 15enne sbucato all'improvviso

 Martin Pattaro, che viveva con la famiglia a Trebaseleghe (nel Padovano), è stato investito al termine della ciclabile Ostiglia, mentre attraversava sulle strisce pedonali. Secondo le prime ricostruzioni, il 15enne era con un amico e sarebbe sbucato da dietro alcune piante prima di immettersi sulla carreggiata. "Ho sentito un botto, non ho potuto fare nulla", ha raccontato l'uomo alla guida dell'auto che ha travolto Martin, dopo averlo visto solo all'ultimo istante.

Il padre e la madre sul luogo dell'incidente

 Per questo, sul luogo dell'incidente, Alessando Pattaro, arrivato dopo aver saputo della morte sul colpo del figlio, si è avvicinato all'investitore per consolarlo e per perdonarlo. Fabrizia, la madre di Martin, è stata portata in ospedale dopo aver accusato un malore. 

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