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Vaccini, Speranza: "Rispettare indicazioni degli scienziati" | Da lunedì 40 milioni di italiani in zona bianca

In arrivo 55 milioni dosi Pfizer e Moderna entro fine settembre, che serviranno anche come richiamo per gli under 60 che hanno avuto prima dose vaccino anglo-svedese

La vaccinazione eterologa, ovvero l'utilizzo di una seconda dose con un vaccino anti-Covid diverso rispetto a quello utilizzato per la prima somministrazione, è sicura. Lo ha sottolineato lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza. Ma gli esperti restano divisi tra chi giudica positiva tale soluzione e chi invita invece ad un approfondimento. Da lunedì zona bianca per 40 milioni di italiani.

"Il tasso di incidenza si è trasformato in medio e poi in basso, dunque dobbiamo rispettare le nuove indicazioni dei nostri scienziati", ha detto il ministro della Salute. "Anche per Johnson&Johnson già era vigente una raccomandazione e penso che queste indicazioni le dobbiamo assumere pienamente", ha aggiunto.

 

Open day 12-16 anni nel Lazio: affluenza da record

Migliaia di ragazzi nel Lazio si sono recati negli hub dedicati allo Junior Open day. Tra cartoline di Harry Potter, borracce ecologiche, spille e grandi lavagne delle dediche si è  svolta la prima giornata dell'iniziativa riservata alla fascia d'età 12-16 anni. Un appuntamento che vede coinvolti 43 centri vaccinali sul territorio regionale per due weekend. Tanti i messaggi lasciati dai ragazzi sulle lavagne delle dediche. Tra questi qualcuno ha scritto: "Grazie al vostro coraggio ci salverete tutti" mentre una ragazza: "Finalmente si torna in compagnia" e c'è chi ha lanciato un messaggio di speranza: "Daje, torneremo ad abbracciarci". In un solo giorno, grazie a questa iniziativa, 10mila ragazzi sono stati immunizzati.

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"La vaccinazione eterologa - ha affermato - è già utilizzata da Paesi importanti come la Germania da diverse settimane, ma anche in altre aree del mondo, e i risultati sono incoraggianti. Vi sono alcuni studi che testimoniano come la risposta immunitaria sia persino migliore di quella con due dosi dello stesso vaccino". E' chiaro, ha sottolineato ancora Speranza, che "nel momento in cui, come è avvenuto, le autorità scientifiche del nostro Paese ribadiscono tutte insieme un'indicazione di questo tipo, io penso che come sempre dobbiamo affidarci agli scienziati".

 

De Luca: no al mix di vaccini

Un secco no arriva dal presidente della Campania, Vincenzo de Luca, che si dice contrario al mix di vaccini. "La Regione Campania ritiene necessario fare scelte chiare. Non somministreremo più dosi di vaccino a vettori virali, a nessuna fascia di eta'. Proseguono Pfizer e Moderna. Chi ha fatto la prima dose di AstraZeneca sopra i 60 anni, può completare il ciclo con AstraZeneca. Per i soggetti sotto i 60 anni (tranne che per chi è alla 12ma settimana) non si somministrano vaccini diversi dalla prima dose, sulla base di preoccupazioni scientifiche che invieremo al Governo. Sollecitiamo risposte senza le quali manterremo la linea di rifiuto del mix vaccinale".

 

Da lunedì 40 milioni di italiani in zona bianca

Mentre la campagna vaccinale è contraddistinta da polemiche, arrivano buone notizie per oltre 40 milioni di italiani: da lunedì saranno in zona bianca, senza coprifuoco e quasi alcuna prescrizione, ma il ministro della Salute, Roberto Speranza, invita alla prudenza: ancora mascherine e distanziamento.
 

In arrivo 55 milioni di dosi tra Pfizer e Moderna Sempre sul fronte vaccinale, poi, non ci saranno rallentamenti nelle vaccinazioni dopo stop ad Astrazeneca per gli under 60. In arrivo infatti 55 milioni dosi Pfizer e Moderna entro fine settembre, che serviranno anche come richiamo per gli under 60 che hanno avuto prima dose vaccino anglo-svedese, circa 900mila persone.

 

Il commissario Figliuolo ha detto che entro fine settembre attende 6,5 milioni di dosi di Curevac ma stando alle parole del coordinatore della task force dei vaccini dell'Ema Marco Cavaleri, l'esame del vaccino da parte dell'Agenzia potrebbe essere possibile "verso la fine dell'estate". Dunque i tempi strettissimi. E sempre se i 3,5 milioni di over 60 ai quali non è stata ancora somministrata la prima dose accetteranno, se dovessero decidere di vaccinarsi, di farlo con Astrazeneca o Johnson&Johnson. Ma i problemi non sono finiti: la possibilità di dover fare in autunno una terza dose si fa sempre più concreta come conferma l'Ema e dunque bisognerà mettere a punto l'ennesimo piano. 
 

 

 

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