svolta nelle indagini

Trovata morta Martina Carbonaro, la 14enne scomparsa ad Afragola: l'ex fidanzato fermato per omicidio pluriaggravato e occultamento | La confessione: "L'ho uccisa perché mi aveva lasciato"

Il corpo è stato trovato in un casolare diroccato vicino all'ex stadio. Il movente sarebbe sentimentale: la giovanissima avrebbe lasciato di recente il ragazzo, 18enne, e lui non accettava la fine della loro relazione. La vittima sarebbe stata colpita più volte con una pietra. La madre: "Voglio l'ergastolo per questo ragazzo"

28 Mag 2025 - 22:42

Martina Carbonaro, la 14enne scomparsa due giorni fa ad Afragola, nel Napoletano, è stata trovata morta. Il corpo è stato individuato dai carabinieri a poca distanza dalla casa della ragazzina, in un edificio diroccato vicino all'ex stadio "Moccia": a quanto pare era nascosto sotto un materasso. L'ex fidanzato 18enne, Alessio Tucci, è stato sottoposto a fermo per omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. Nell'interrogatorio davanti al pm della Procura di Napoli Nord avrebbe confessato di aver volontariamente causato la morte di Martina, occultandone poi il cadavere. Cruente sarebbero state le modalità con le quali avrebbe assassinato la giovanissima, colpendola più volte alla testa con una pietra. Il movente sarebbe sentimentale: la 14enne lo avrebbe lasciato di recente e lui non accettava la fine della loro relazione.

Trovata morta la 14enne scomparsa ad Afragola, il corpo rinvenuto in un casolare vicino allo stadio

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La ricostruzione del delitto

 Decisive nel corso delle indagini sono state alcune testimonianze raccolte e soprattutto l'acquisizione capillare delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, che hanno permesso di ricostruire i movimenti nelle ultime ore di vita della giovane e di identificare l'autore dell'omicidio. Il delitto sarebbe avvenuto nelle immediate vicinanze o all'interno dell'edificio nel quale è stato trovato il corpo. Martina non voleva assolutamente riallacciare il rapporto interrotto ma avrebbe accettato lo stesso di incontrarsi con l'ex fidanzato nello stesso luogo dove solitamente si vedevano quando stavano insieme. Qui, al culmine di una lite, lui avrebbe colpito la ragazza con una pietra e l'ha uccisa.

La mamma di Martina: "Voglio l'ergastolo per questo ragazzo"

 "Voglio solo giustizia. Voglio l'ergastolo per questo ragazzo". A parlare è Enza Cossentino, la mamma di Martina. In lacrime dice: "Che peccato ha fatto mia figlia? Era bella come il sole. Ora tornerò a casa e troverò la sua stanzetta vuota". La donna aveva denunciato la scomparsa della figlia nella notte tra il 27 e il 27 maggio, spiegando ai carabinieri che Martina le aveva scritto per dirle che stava uscendo da casa per vedersi con un'amica per mangiare un gelato. In seguito, quando ha provato ha chiamarla, però, la comunicazione è stata interrotta. La madre ha poi riferito che Martina avrebbe incontrato il suo ex fidanzato. La mamma della ragazzina ha voluto poi ricordare Martina con un post su Facebook.

"Le diede uno schiaffo e le dissi 'lascialo'"

 La donna, visibilmente scossa e con gli occhi gonfi di lacrime, racconta ancora: "I miei vicini dicevano che era uno bravo. A sapere che poi si è rivelato un mostro". E non si capacita perché, "anche quando erano in corso le ricerche, è stato a casa mia". I due ragazzi - lei 14 anni, lui quasi 19enne - si sarebbero lasciati circa due settimane fa, secondo Enza dopo che Martina avrebbe ricevuto una sberla. "In quella occasione dissi a mio figlia di badare bene a questa situazione. Vedi bene che devi fare, se non lo vuoi più lascialo perdere, non avere paura di lasciarlo'". 

L'ultimo contatto con la madre

 "Ho sentito mia figlia l'ultima volta alle 20:15 di lunedì. Le ho detto quando sarebbe tornata per la cena. Poi più nulla", ricostruisce ancora la mamma, parlando delle ultime ore di vita di Martina. La donna riferisce che al momento non è stato ritrovato lo smartphone della ragazza, grazie al quale sarà possibile ricostruire gli spostamenti della vittima e del suo ex. "Quando l'ho sentita per l'ultima volta ho percepito che era alterata. Forse lui era presente", prosegue. Martina era iscritta al primo anno dell'istituto alberghiero e sognava di diventare una chef stellata. "Ho saputo che è stata messa in un sacco di spazzatura, ma come si fa?", dice ancora disperata la donna.

"L'amore vero non uccide", in migliaia a fiaccolata per Martina

 "L'amore vero non uccide. Ciao Martina". Questo lo striscione che ha aperto la fiaccolata che si è svolta in serata ad Afragola, in memoria di Martina Carbonara. Oltre duemila le persone che hanno partecipato all'iniziativa. Dietro allo striscione il sindaco di Afragola con lo stendardo del Comune, don Maurizio Patriciello, il parroco del parco Verde di Caivano e i genitori della ragazza, con la madre, Enza Cossentino, che indossava una maglietta con la foto di Martina. Durante il percorso, partito da piazza Municipio, tanti gli applausi ricevuti dal corteo silenzioso al quale hanno aderito amici della famiglia dell'adolescente, associazioni, moltissimi cittadini, parrocchie e scolaresche. C'erano anche gli studenti dell'Istituto Superiore "A. Torrente" di Casoria, diretto dalla dirigente Annamaria Orso, che la quattordicenne frequentava. Allo stadio Moccia, a ridosso del casolare dove è stata uccisa la giovane, c'è stato un lancio di palloncini bianchi: i ragazzi hanno gridato "Martina vive". 

Valditara: "Dolore per brutale omicidio, lavorare per relazioni sane"

 "Esprimo grande dolore e profondo cordoglio per il brutale omicidio di Martina Carbonaro. Siamo davanti a un barbaro assassinio che sconvolge e indigna tutti noi. Colpire a morte una adolescente indifesa, una giovane che rivendicava il proprio diritto alla libertà, è il segno di una mentalità di dominio e di possesso che deve essere sradicata dalla società tutta. La scuola continuerà a lavorare, anche in nome di Martina, per affermare la cultura del rispetto attraverso l'educazione a relazioni corrette e sane e contrastando ogni forma di prevaricazione e di violenza". Così il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in merito all'omicidio della 14enne per cui è stato fermato l'ex fidanzato, 18 anni, reo confesso.

Sindaco Afragola: "Immane tragedia"

 Il sindaco di Afragola, Antonio Pannone, ha parlato di "orrore per l'inaccettabile morte di una adolescente di 14 anni, a cui è stato tolto il diritto di vivere. È una immane tragedia che sconvolge la nostra comunità di fronte alla barbarie di chi non rispetta la libertà e la dignità femminile".

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