Nel Comasco

Travolta in strada mentre soccorreva un animale, la battaglia della famiglia sull'alcol test

Noemi Fiordilino era scesa dall'auto per prestare soccorso a un coniglio assieme al fidanzato quando venne investita da un uomo con un tasso di 1.46 che il legale mette "in discussione"

25 Ago 2025 - 10:41
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Noemi Fiordilino era stata travolta e uccisa da un'auto nel cuore della notte, dopo che lei e il fidanzato si erano fermati per soccorrere un coniglietto. La tragedia era avvenuta lungo la strada che collega Lurago Marinone a Limido Comasco, in provincia di Como. Alla guida della macchina che ha travolto la 20enne c'era un uomo, inizialmente fuggito senza prestare soccorso, che solo in un secondo momento ha confessato: aveva la patente scaduta, una gamba ingessata e un tasso alcolemico di 1.46, di poco inferiore a 1.50. E proprio su questo aspetto la famiglia della vittima combatte la sua battaglia. 

La memoria difensiva della famiglia

 Vincenzo Crudo è l'uomo che era alla guida dell'auto: arrestato per omicidio colposo con aggravanti, dopo aver inizialmente negato il suo coinvolgimento, confessò dopo tre mesi, ammettendo di aver investito Noemi e dal carcere finì ai domiciliari. La famiglia di Noemi, come riporta il Corriere della Sera, ha presentato una memoria difensiva. 

La questione del tasso alcolemico

 "Stiamo aspettando che il pm integri le indagini con i risultati ottenuti dai nostri periti. Abbiamo dimostrato che il tasso alcolemico alle 2 di notte, al momento dell'impatto, era di 1.80. Con un valore così alto la pena va dagli 8 ai 12 anni", spiega l'avvocato, sottolineando come un tasso sotto 1.50 permetta all'indagato una pena inferiore ai 4 anni e la possibile richiesta di affidamento ai servizi sociali. "Se invece si riconosce che il tasso era maggiore di 1.50, sotto i 7 anni non ci andrà e di conseguenza si farebbe il carcere", aggiunge il legale. 

L'alcoltest alle 4 di notte

 La notte della tragedia, il 29 marzo 2025 quando Noemi stava rientrando da una festa di laurea, i carabinieri fecero l'alcoltest all'autista tra le 4 e le 4:30 di notte (l'incidente era avvenuto alle 2). L'uomo, infatti, era fuggito e aveva abbandonato la macchina, prima di esser rintracciato dai militari quando era già tornato a casa. 

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