L'inchiesta di "Fuori dal coro" sulla sanità pubblica
© Da video
Pronto soccorsi pieni in Toscana. "Fuori dal coro" mostra come molte struttura della regione tirrenica siano al collasso: pazienti abbandonati in barella tra i corridoi, file interminabili e attese lunghissime prima di essere visitati. Il paradosso, però, è tutto nella differenza con le strutture private che, invece, fanno affari d'oro grazie ai ritardi del settore pubblico, attirando una fetta importante di pazienti.
"La visita di accesso costa 92 euro - spiegano allo sportello accoglienza di una delle strutture private di Firenze -. Poi le varie prestazioni hanno un costo a parte in base a cosa fa. Ottanta, cento, centoventi...". Si tratta di un ambulatorio medico a pronta disponibilità dedicato alle urgenze di salute: "Mia moglie è stata ricoverata in un pronto soccorso pubblico e per quasi un giorno intero è stata su un lettuccio - dice il marito di una paziente a "Fuori dal coro" -. E invece è arrivata lì ed è guarita immediatamente. Caro è caro. Tra una cosa e l'altra abbiamo speso 2.500 euro".
Chi non può permetterselo, però, è costretto a rivolgersi agli ospedali delle Asl locali in cui mancano posti letti. "Data la mancanza abbiamo dovuto arrangiarci in pronto soccorso - spiega una infermiera che ha perso il padre a Grosseto -. Così non è neanche umano. Quei box furono creati per la degenza di uno o due pazienti, oggi ce ne sono anche 4 o 5". Stessa situazione anche a Prato: altri degenti in barelle. Qui, intanto, anche i cinesi hanno fiutato il business della salute: prezzi stracciati per farsi visitare. "Il primo accesso costa 30 euro - spiegano in uno dei centri Made in Pechino -. Siamo coperti quasi tutti i giorni, tutti gli strumenti sono disponibili. Ogni visita ha un costo". I prezzi delle visite sono sicuramente più bassi rispetto a quelli dei centri italiani: "La visita in urgenza al Pronto Soccorso ha un costo di 105 euro - dicono -. Il ricovero è pagamento".