La storica fortezza dei Conti di Segni, tra i monumenti più imponenti della Roma medievale, è al centro di un intervento di restauro e consolidamento durante i quali è avvenuto il cedimento. L'obiettivo è restituirla in sicurezza alla città e ai visitatori
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Tra Largo Corrado Ricci e i Fori Imperiali, nel cuore di Roma, sorge la Torre dei Conti, una delle testimonianze più imponenti della Roma medievale. L'edificio, eretto all'inizio del XIII secolo dalla potente famiglia dei Conti di Segni, torna oggi al centro dell'attenzione dopo il crollo avvenuto durante i lavori di restauro e messa in sicurezza promosso da Roma Capitale nell'ambito del programma "Caput Mundi". Dopo il parziale crollo avvenuto nel novembre 2025, che ha provocato il ferimento di un operaio durante le attività di consolidamento, le autorità comunali e la Sovrintendenza Capitolina hanno ribadito la priorità di preservare l'antica struttura e restituirla in condizioni di piena sicurezza. L'intervento, finanziato con fondi Pnrr, mira a valorizzare un patrimonio architettonico di eccezionale valore e a riqualificare l'intera area dei Fori Imperiali, destinata a essere completamente pedonalizzata.
La Torre dei Conti fu costruita intorno al 1203, durante il pontificato di Innocenzo III, come residenza fortificata della famiglia dei Conti di Segni, una delle più influenti casate nobiliari romane del Medioevo. Alta originariamente oltre 50 metri, veniva soprannominata "Torre Maggiore" per la sua imponenza e per la posizione dominante sul Foro della Pace. Oggi ne restano circa 29 metri, visibili in Largo Corrado Ricci, ai margini dell'area archeologica dei Fori Imperiali.
L'edificio, attribuito all'architetto Marchionne Aretino, venne realizzato utilizzando blocchi di travertino e materiali di reimpiego provenienti dalle rovine romane, a testimonianza della continuità architettonica tra l'antico e il medievale. Nei secoli ha subito danni da terremoti, incendi e trasformazioni urbane, ma è sempre rimasta un riferimento storico e visivo per la città.
Dopo anni di degrado e isolamento urbano, la Torre dei Conti è oggi oggetto di un intervento di restauro completo, inserito nel programma "Caput Mundi – Next Generation EU". Il progetto, denominato "Restauro e allestimento dell'edificio", prevede opere di consolidamento statico, il recupero delle superfici murarie, l'installazione di nuovi impianti e la creazione di un allestimento museale permanente dedicato alla storia della torre e della famiglia Conti di Segni.
Secondo la Sovrintendenza Capitolina, l'obiettivo è "rendere la Torre dei Conti pienamente fruibile e restituirla alla città come spazio culturale e simbolico di Roma medievale". Il restauro si accompagna alla pedonalizzazione di Largo Corrado Ricci, pensata per valorizzare l'area e migliorare la connessione con i Fori Imperiali.
Nonostante gli interventi di consolidamento realizzati nel corso del Novecento, la torre presenta tuttora fragilità strutturali legate alla sua antichità e all'isolamento dovuto alle trasformazioni urbanistiche. L'apertura di via Cavour e di via dei Fori Imperiali ne ha infatti modificato il contesto statico, aumentando la vulnerabilità delle fondazioni.
Il 3 novembre 2025, durante i lavori di restauro, si è verificato un parziale crollo che ha coinvolto parte delle impalcature e di un muro di sostegno. Un operaio è rimasto ferito ed è stato soccorso in vita dal personale del 118, mentre altri tre lavoratori presenti sulle impalcature sono stati tratti in salvo dai vigili del fuoco. L'episodio, riportato da ANSA e confermato dalle autorità comunali, ha portato a un'immediata sospensione dei lavori e all'avvio di ulteriori verifiche di sicurezza sul cantiere.
Il progetto di restauro prevede interventi su più livelli: consolidamento delle murature perimetrali, messa in sicurezza antisismica, restauro delle superfici in travertino e laterizio, revisione delle coperture e miglioramento dell'accessibilità interna. Saranno inoltre installati impianti di illuminazione artistica e di monitoraggio statico continuo per prevenire cedimenti futuri.
Parallelamente, l'area di Largo Corrado Ricci sarà completamente pedonalizzata: il traffico veicolare sarà deviato, e verranno creati nuovi percorsi pedonali e punti di osservazione archeologica. Questo intervento urbano consentirà di integrare la torre nel percorso dei Fori, restituendo coerenza visiva e funzionale a uno dei luoghi più significativi della Roma storica.
La rinascita della Torre dei Conti rappresenta non solo un intervento tecnico, ma anche un segnale di attenzione verso il patrimonio identitario di Roma. Il progetto si inserisce in una visione più ampia di rigenerazione culturale e urbana, in linea con gli obiettivi di sostenibilità e valorizzazione del turismo storico della capitale.
La conclusione dei lavori, prevista entro il 2026, restituirà alla città un monumento restaurato, sicuro e accessibile, che potrà nuovamente raccontare la storia della Roma medievale ai cittadini e ai visitatori di tutto il mondo.
La famiglia dei Conti di Segni apparteneva all'aristocrazia pontificia e fu tra le più influenti di Roma tra XII e XIII secolo. Da questo casato provennero diversi pontefici, tra cui Innocenzo III e Gregorio IX. La torre, edificata intorno al 1203, aveva la funzione di residenza fortificata e di simbolo politico: rappresentava il potere temporale e religioso della casata nel cuore della città, in una posizione strategica tra i Fori e la via che collegava il Campidoglio al Laterano. L'edificio univa funzioni abitative e difensive, diventando una delle strutture più imponenti del periodo baronale romano.
"Caput Mundi – Next Generation EU" è il grande piano di interventi finanziato dal Pnrr dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale di Roma Capitale. Il programma comprende oltre 280 milioni di euro di investimenti distribuiti su 14 progetti principali. Tra questi figurano, oltre alla Torre dei Conti, il restauro delle Mura Aureliane, la riqualificazione del Mausoleo di Augusto, il recupero del Parco Archeologico del Celio e la sistemazione delle aree intorno al Colosseo. L'obiettivo è restituire ai cittadini e ai turisti una Roma più accessibile, sostenibile e sicura, con percorsi culturali integrati e una gestione moderna dei siti storici.
Il progetto urbano collegato al restauro della Torre dei Conti prevede la completa pedonalizzazione di Largo Corrado Ricci, oggi punto di snodo tra via Cavour e via dei Fori Imperiali. I lavori, previsti tra il 2025 e il 2026, riorganizzeranno la mobilità con la creazione di nuove aree pedonali, percorsi per disabili, zone verdi e punti di sosta panoramici. Il traffico veicolare sarà deviato verso percorsi alternativi, riducendo l'impatto sull'area archeologica. L'intervento rientra in un più ampio piano di sostenibilità urbana volto a migliorare la fruizione turistica del centro storico.
Spesso confuse per la loro vicinanza e per l'aspetto simile, la Torre dei Conti e la Torre delle Milizie sono due edifici distinti. La Torre dei Conti si trova in Largo Corrado Ricci, mentre la Torre delle Milizie sorge più a nord, nei pressi del Traforo di via Nazionale. Quest'ultima, leggermente inclinata a causa di un terremoto del XIV secolo, fu costruita dai Frangipane, rivali dei Conti di Segni. Entrambe servivano da residenze fortificate e punti di osservazione militare, ma la Torre dei Conti era più imponente e rappresentava il centro del potere baronale filo-papale, mentre la Torre delle Milizie era associata alle famiglie laiche e alle milizie cittadine.
Nel Medioevo la Torre dei Conti costituiva un segno tangibile del potere delle grandi famiglie nobili romane. Eretto nel punto in cui la città antica incontrava quella papale, il complesso simboleggiava il controllo politico e militare della nobiltà sulla città. La torre dominava la zona dei Fori, permettendo ai Conti di Segni di esercitare un ruolo strategico nella vita urbana e nei rapporti con il papato. Nei secoli successivi, pur perdendo la funzione difensiva, è rimasta un emblema della continuità storica di Roma, un monumento che ancora oggi racconta la trasformazione della città dal Medioevo all'età moderna.