A Torre Annunziata

Disabile sequestrato e picchiato per divertimento nel Napoletano: due misure cautelari

La vittima sarebbe stata trattenuta per ore in un'abitazione, costretta a subire ripetute violenze e alla fine gettata in una piscina, nonostante non sapesse nuotare

20 Set 2025 - 18:59

Nell'agosto del 2024 a Torre Annunziata (Napoli), una persona con disabilità sarebbe stata sequestrata in strada, trattenuta per ore in un'abitazione, costretta a subire ripetute violenze e alla fine gettata in una piscina, nonostante non sapesse nuotare, solo per "divertimento". La procura ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone, contestando i reati di sequestro di persona e lesioni personali.

Le indagini

 Da ciò che hanno accertato gli agenti del commissariato di polizia di Pompei, i due avrebbero prelevato in strada la persona con disabilità, costringendola con la forza a salire sulla loro auto per poi portarla a casa di uno dei due, dove avrebbe anche riportato lesioni in varie parti del corpo. Sempre stando a quanto accertato dagli inquirenti, i due accusati hanno coperto la bocca della vittima per impedirle di chiedere aiuto, arrivando a metterle un braccio intorno al collo. Dopo averla trasportata nell'auto con la quale si spostavano, l'avrebbero condotta nell'abitazione di uno di loro, privandola delle chiavi di casa e del cellulare, per circa due ore. All'interno della casa, il disabile sarebbe stato offeso a più riprese con termini ingiuriosi, gettato nella piscina presente nell'abitazione e costretto con la forza a rimanervi nonostante non sapesse nuotare, urlasse e chiedesse aiuto in quanto non riusciva a respirare. Stando ancora alle risultanze investigative, gli indagati avrebbero procurato alla vittima lesioni personali in diverse parti del corpo. L'uomo sarebbe infine stato abbandonato in un fondo agricolo.

La procura: "Hanno agito all'esclusivo fine di diletto"

 Le indagini degli agenti di polizia del commissariato di Pompei hanno permesso di accertare non solo i reati di sequestro di persona e lesioni personali, ma anche il fatto che i due raggiunti dall'ordinanza di custodia cautelare avrebbero "agito - sottolinea in una nota la Procura di Torre Annunziata - per motivi abietti e futili, all'esclusivo fine di diletto, con sevizie e crudeltà inutilmente inferte a una persona disabile e approfittando della sua minorata capacità che ne limitava la possibilità di difesa".

Ad uno dei due indagati l'ordinanza applicativa della misura cautelare è stata notificata direttamente in carcere, in quanto già si trovava nella casa circondariale di Poggioreale nell'ambito di altro procedimento penale. 

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