Il proprietario rischia la denuncia per omessa custodia

Paura a Mosciano Sant’Angelo (Teramo): pitbull "sequestra" un intero condominio, residenti salvati dagli agenti

L'animale, che era stato già segnalato nei giorni scorsi, ha impedito ai condomini e ad alcuni studenti di uscire

07 Nov 2025 - 18:43
 © Afp

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Momenti di paura a Mosciano Sant'Angelo, in provincia di Teramo, dove un pitbull si è introdotto all'interno di un condominio, impedendo ai residenti di uscire di casa. Alcuni ragazzi, che dovevano andare a scuola, non sono riusciti a raggiungere lo scuolabus a causa della presenza del cane, che si aggirava nervosamente nell'area comune dell'edificio. Sono stati alcuni condomini a contattare la polizia locale, segnalando la situazione di pericolo. Sul posto sono intervenuti gli agenti insieme al personale del Servizio veterinario della Asl di Teramo che, dopo diversi tentativi, sono riusciti a catturare l'animale.

Il cane bloccava i residenti all'interno del condominio

  Il pitbull, secondo le prime ricostruzioni, si aggirava già da alcuni giorni nel quartiere, infastidendo passanti e altri animali. Il cane è poi entrato nella palazzina, bloccando i residenti all'interno e creando momenti di tensione. Nessuno ha riportato ferite, ma la paura è stata grande, soprattutto tra i bambini rimasti chiusi negli appartamenti in attesa dei soccorsi.

La "save list" dei cani pericolosi

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L'intervento della polizia locale

 Gli agenti della polizia locale, supportati dai veterinari dell'Asl, hanno messo in atto un intervento delicato per immobilizzare il pitbull. Dopo averlo isolato in una zona sicura, l'animale è stato sedato e trasferito in un centro veterinario specializzato per le verifiche sanitarie. L'operazione, durata oltre un'ora, si è conclusa senza feriti. Il sindaco di Mosciano Sant'Angelo, Giuliano Galiffi, ha espresso il proprio plauso agli operatori intervenuti per la prontezza e la professionalità dimostrate.

Che cosa rischia il proprietario

  Dalle prime verifiche è emerso che il pitbull è dotato di microchip, elemento che consentirà di risalire facilmente al proprietario. Il Comune, attraverso l'ufficio veterinario, provvederà a emettere un'ordinanza di sequestro dell'animale, che resterà sotto osservazione in una struttura autorizzata, mentre il proprietario rischia una denuncia per omessa custodia. Gli inquirenti stanno valutando anche le eventuali responsabilità legate alla mancata vigilanza nei giorni precedenti all'episodio.

Cani "pericolosi" e cosa prevede la legge

  In Italia non esiste più una lista ufficiale di razze considerate "pericolose". L'ordinanza del 12 dicembre 2006, che le elencava, è stata infatti superata da una normativa che pone l'accento sul comportamento dell'animale e sulla responsabilità del proprietario, non sulla razza. L'ordinanza del 23 marzo 2009, negli anni modificata ma il cui impianto rimane ancora valido, stabilisce che il proprietario risponde civilmente e penalmente dei danni causati dal proprio cane. Tra gli obblighi generali previsti figurano: l'uso del guinzaglio (lungo al massimo 1,5 metri), la museruola da portare con sé in ogni momento e l'affidamento dell'animale a persone capaci di gestirlo. Gli esemplari che manifestano comportamenti aggressivi possono essere inseriti in un registro regionale dei cani morsicatori, con obbligo di sorveglianza veterinaria e, in alcuni casi, corsi formativi per i proprietari.

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