trovato senza vita dai genitori

Teramo, giovane trovato morto davanti al pc: indossava maschera antigas

Il 27enne avrebbe inalato del gas refrigerante. I carabinieri di Teramo hanno posto sotto sequestro il cellulare, il computer e altro materiale informatico

25 Ago 2025 - 19:19
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Un ragazzo di 27 anni di Roseto degli Abruzzi, in provincia di Teramo, è stato trovato senza vita nella sua stanza, seduto davanti al computer con indosso una maschera antigas collegata a un liquido refrigerante. Potrà essere solo l'autopsia e, soprattutto, l'analisi dei dispositivi elettronici posti sotto sequestro a chiarire i contorni di una vicenda avvolta ancora nell'ombra.

Quello che sembra chiaro è il gesto volontario del giovane, ma non si esclude che possa essere stato vittima di una delle tante sfide che circolano online, tra social network e canali streaming. Sulle indagini al momento c'è il massimo riserbo anche se, a quanto si apprende, la tesi della "challenge" non sarebbe al momento suffragata da prove concrete.

A rinvenire il corpo senza vita sono stati i vigili del fuoco, allertati domenica sera dai genitori del ragazzo. Al loro arrivo nell'appartamento hanno trovato il 27 enne riverso davanti al suo computer ancora acceso. E il personale del 118 arrivato sul posto non ha potuto far altro che constatare il decesso del giovane, sul cui corpo non sono comunque stati trovati segni di violenza, ferite o lesioni. Per questo la tesi più accreditata è quella del gesto volontario.

I carabinieri del Reparto operativo di Teramo hanno posto sotto sequestro sia il computer che il telefonino del ragazzo, oltre che la maschera antigas e la bomboletta che conteneva il liquido refrigerante. Con ogni probabilità la Procura di Teramo disporrà ora non solo l'autopsia ma anche l'analisi degli hard disk e del telefonino. È proprio da lì che potrebbero arrivare le prove di quanto accaduto.

Non è del tutto escluso, infatti, che possa essersi trattato di una sfida finita male, come tante ormai ne circolano sul web. Alcuni anni fa, per esempio, si era diffusa la cosiddetta "Blackout challenge", che fu la causa della tragica morte di una bambina di 10 anni in Sicilia. La sfida a stringersi una cintura attorno al collo nel tentativo di resistere più a lungo possibile. Ed è di domenica la notizia di un 27enne irlandese finito in gravi condizioni nel Bresciano dopo essersi gettato contro le auto in corsa in un macabro gioco social. E qualche settimana fa due ragazzi erano stati denunciati dopo aver pubblicato un video online in cui facevano "train surfing" sul tetto di un treno in corsa.

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