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Taxi, l'Antitrust ai Comuni: "Aumentare il numero delle licenze"

Secondo l'Autorità serve anche flessibilità nei turni. I Comuni sono tenuti a monitorare l'offerta e un adeguato livello del servizio. Situazione critica a Roma, Milano, Napoli, Firenze e Palermo

Taxi, l'Antitrust ai Comuni: "Aumentare il numero delle licenze" - foto 1
Ansa

Viste le criticità riscontrate a Milano, Napoli, Roma, Firenze, serve aumentare il numero delle licenze dei taxi e la flessibilità dei turni.

E' la segnalazione dell'Antitrust ai Comuni, tenuti a fornire un monitoraggio stabile sull'offerta e un adeguato livello del servizio anche per il trasporto di soggetti portatori di handicap. L'Autorità ha inoltre riscontrato un'offerta carente anche a Palermo, mentre non ci sono criticità particolari a Bologna, Genova e Torino.

Taxi, l'Antitrust ai Comuni: "Aumentare il numero delle licenze" - foto 2
Tgcom24

 

Servono il 20% in più di licenze

 Occorre dunque adeguare il numero delle licenze alla domanda, segnala l'Authority, con un aumento oltre il 20% fissandolo in via straordinaria nel cosiddetto decreto Asset. 

 

La prima richiesta di agosto a Milano, Napoli e Roma

 Già ad agosto 2023, ricorda l'Antitrust, era stata inviata una prima richiesta di informazioni ai Comuni con le situazioni più critiche, Milano, Napoli e Roma, e alle principali cooperative e piattaforme per la prenotazione dei taxi al fine di valutare le condizioni di fornitura del servizio e far luce sui gravi problemi riscontrati dagli utenti. A novembre il Comune di Milano aveva deliberato un bando per 430 nuove auto bianche.

 

Segnalazione ai Comuni con le situazioni più critiche

 Una volta terminata l'analisi delle informazioni acquisite, l'Autorità ha inviato una segnalazione agli stessi Comuni in cui si evidenziavano alcune importanti criticità come la strutturale insufficienza delle licenze per soddisfare la domanda, che genera un numero molto elevato di richieste inevase e tempi di attesa eccessivamente lunghi; una diffusa inerzia dei Comuni nel richiedere alle cooperative di taxi le informazioni necessarie a verificare l'adeguatezza del servizio, con esiti negativi in termini di rilevazione e correzione tempestiva di eventuali criticità; un'eccessiva rigidità del regime dei turni. 

 

Situazione difficile a Palermo

 Il 17 novembre 2023 l'Authority aveva rivolto un'altra richiesta di informazioni ai Comuni e alle cooperative di taxi di Bologna, Firenze, Genova, Palermo e Torino. A Palermo erano emerse la strutturale carenza dell'offerta e l'assenza di controlli e di misure di regolamentazione flessibile dei turni, mentre a Firenze è risultata la mancanza di un meccanismo di monitoraggio sull'erogazione e sulla qualità del servizio, per cui l'Antitrust ha deciso di inviare ai medesimi una segnalazione in cui sono state evidenziate tali criticità. Viceversa, nei Comuni di Bologna, Genova e Torino non sono emerse particolari criticità nell'offerta del servizio, per cui non è stata inviata loro nessuna comunicazione. 

 

Aumentare di oltre il 20%

 L'Antitrust propone l'adozione di alcune misure correttive: occorre adeguare il numero delle licenze alla domanda spingendo l'aumento oltre il tetto del 20% fissato in via straordinaria nel cosiddetto decreto asset adottando in tempi brevi i bandi di concorso pubblico per l'assegnazione delle nuove licenze. 

 

Serve monitorare la qualità del servizio

 In secondo luogo, è necessario rendere stabile ed effettivo il monitoraggio sulla qualità del servizio, richiedendo, almeno annualmente, alle cooperative di taxi le informazioni necessarie per stabilire se il numero di licenze attive sia sufficiente. Secondo l'Autorità andrebbero adottate misure aggiuntive, come la regolamentazione dell'istituto delle doppie guide, l'implementazione del taxi sharing e l'efficientamento dei turni. 

 


Assessore mobilità a Milano: "Pronto bando per 450 nuove licenze"

  "Da tempo ci siamo posti il tema del servizio taxi e delle relative licenze e abbiamo lavorato per aumentarle: tanto che ormai siamo pronti a pubblicare il bando per 450 nuove licenze e seconde guide". Lo ha spiegato l'assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi, commentando la segnalazione dell'Antitrust. "Per quanto riguarda i dati sull'efficienza del servizio, da oltre un anno li abbiamo chiesti a tutti i rappresentanti dei tassisti nelle sedi opportune, finora abbiamo ricevuto solo risposte molto parziali - ha precisato ancora -. Le richieste da parte del Comune in questo senso non mancano, mancano le risposte".

 

Per quanto riguarda il bando che uscirà a giorni le 450 nuove licenze saranno ovviamente a pagamento, il prezzo è stato stabilito con Art, l’autorità di regolazione dei trasporti, a 96mila euro. Gli orari e i giorni dove il servizio è più carente solo quelli del fine settimana e notturni. Delle 450 nuove licenze su 150 è prevista una riduzione del contributo da versare. Si tratta delle licenze riservate a veicoli allestiti per il trasporto disabili e di quelle vincolate all'impegno di svolgere per cinque anni dalla data di assegnazione della licenza, il servizio negli orari individuati dal Comune, come quelli nei quali si registra il maggiore livello di domanda di servizio inevasa, ovvero notturni e week end. 

 

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