Succede a Lecce

Bocciata alle medie per le assenze, viene "promossa" dal Tar: "Ci vogliono ragioni gravi per la non ammissione"

La dodicenne non era stata spesso presente a scuola per colpa dei gravi problemi di salute che l'avevano colpita nell'ultimo anno scolastico. Un aspetto di cui ha tenuto conto il giudice, che ha intimato al consiglio di classe di procedere nuovamente allo scrutinio e di lasciar frequentare alla ragazzina l'ultimo anno

14 Set 2025 - 16:48
 © Istockphoto

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Più di novanta giorni di assenza. Quasi tre mesi lontana dal banco per una piccola alunna dell'Istituto comprensivo San Giuseppe di Copertino di Lecce tra uscite anticipate, entrate posticipate e giorni di completa mancanza da scuola. Abbastanza per decretare la bocciatura, almeno secondo i suoi docenti, che quasi in automatico hanno deciso di lasciare la dodicenne in seconda media, negandole la promozione. Dal loro punto di vista, d'altra parte, non c'era abbastanza materiale per poter garantire un esame congruo e completo del profilo della studentessa. "Le pochissime valutazioni presenti corrispondono a parziali e limitatissimi momenti in cui è stato possibile valutarla". Questa la giustificazione ufficiale dei professori, che però non ha convinto i genitori. Tanto da spingere questi ultimi a impugnare la decisione di fronte al Tar. Che gli ha dato alla fine ragione.

Le ragioni della famiglia

 La mamma e il papà della bambina hanno fatto presente davanti ai giudici che mai la scuola aveva comunicato alla famiglia il rischio di bocciatura a fronte delle ripetute assenze. Inoltre gli stessi genitori lamentavano anche come, in fase di scrutinio, gli insegnanti non avessero tenuto in considerazione le ottime valutazioni che la ragazza aveva raccolto durante i giorni di presenza. Forse però quello che scioccava di più la famiglia era che nessuno degli insegnanti avesse soprasseduto sulle poche eventuali insufficienze della bimba, costretta a mancare da scuola per delle gravi problematiche di salute, che si erano trascinate per tutto il 2024-2025. 

La decisione del Tar

  L'appello dei genitori al Tribunale amministrativo regionale è stato pienamente accolto, anche in ragione degli elementi portati dalla famiglia della bambina. In particolare i giudici hanno sottolineato nella sentenza come per legge la non ammissione alle medie debba essere "debitamente e fortemente motivata". Ci devono essere infatti per procedere alla bocciatura quantomeno delle gravi mancanze effettive nella preparazione, che possano essere recuperate "solo in un più ampio periodo scolastico". Fattispecie che, pagella alla mano, non è quella della bambina che può contare su voti tutto sommato buoni. La ragazzina poi aveva evidenziato sempre un comportamento in classe "adeguato", che non giustificava un'eventuale bocciatura per ragioni di comportamento. Tutte ragioni sufficienti per spingere la scuola a fare marcia indietro, sentenza alla mano. Si procederà quindi a un nuovo scrutinio, mentre la piccola studentessa ha avuto già regolarmente libero accesso all’ultimo anno di scuola media. 

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