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Speronata e bruciata a Vercelli, la ex moglie dell'aggressore: "Colpevole anche lei"

Fanno discutere a "Quarto Grado" le parole della donna, che punta il dito anche contro la vittima

Speronata e bruciata a Vercelli, la ex moglie dell'aggressore:

"Mario è sicuramente una persona molto impulsiva, una persona che non era tranquilla. Ma lo sapeva anche lei". Esordisce così l'ex moglie di Mario D'Uonno, l'uomo che il 4 febbraio a Vercelli ha dato fuoco all'auto della sua ex compagna Simona Rocca dopo averla speronata. La vittima, che ha riportato ustioni sul 45% del corpo, aveva già denunciato D'Uonno per stalking ottenendo il divieto di avvicinamento.

Contattata telefonicamente da "Quarto Grado", l'ex moglie riconosce come D'Uonno fosse una persona difficile ma punta il dito anche contro la vittima.

"Mi sono separata da lui anche per colpa della signora. Mario aveva un appartamento prima, aveva un lavoro. Purtroppo i regali costano e lei ha fatto i salti mortali per fargli perdere anche l'unica cosa a essergli rimasta. Le verità sono a metà strada, non ci sono santi: perché Mario cercava di allontanarsi e la signora tornava alla carica." E aggiunge: "Condanno assolutamente il suo gesto, ha fatto una cosa folle per la quale pagherà. Ma lei non è la santa che voi descrivete. Non perdono nessuno dei due."