Il 7 agosto 2024 Franca Genovini venne trovata senza vita e si pensò a un decesso per cause naturali: ora ci sono due indagate per omicidio volontario e per rapina aggravata
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È passato un anno dalla morte di un'anziana di 85 anni, ritrovata senza vita il 7 agosto 2024 nella sua casa a Castellina in Chianti, in provincia di Siena. La vittima si chiamava Franca Genovini e quando fu trovata si pensò, sulle prime, a un decesso per cause naturali. Da ottobre 2024 è in corso un lungo e complesso incidente probatorio che ha portato la procura indagare due donne per omicidio volontario e per rapina aggravata: si tratta di una 36enne del posto, nipote acquisita della vittima, e di una 25enne di Taranto. Secondo la procura, si sarebbe trattato di un omicidio compiuto dopo che era fallita una rapina.
A spiegare l'iter è il procuratore capo Andrea Boni, sottolineando che dall'ottobre 2024 è in corso un lungo e complesso incidente probatorio, circostanza che spiega, peraltro, oltre 12 mesi di deposito della salma all'obitorio. La procura chiarisce con un comunicato che "sono in corso indagini preliminari a carico di due donne per le ipotesi, in concorso, di omicidio doloso pluriaggravato, rapina pluriaggravata ed autoriciclaggio".
Già l'indomani della morte dell'85enne la procura aveva disposto l'autopsia e le prime immediate indagini. L'8 agosto 2024 è stato aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio volontario. Le prime indagini, supportate dalla visione delle telecamere di sorveglianza comunali, hanno permesso di ricostruire alcuni movimenti sospetti. Gli inquirenti avrebbero scoperto che le due donne indagate avevano venduto, pochi giorni dopo la morte dell'anziana, alcuni gioielli in oro appartenuti alla vittima presso un compro oro di Poggibonsi (Siena). Questo elemento ha spinto la procura a chiedere il sequestro preventivo delle somme ottenute dalla vendita, per il reato di autoriciclaggio: il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta il 3 ottobre.
Gli esiti parziali dell'autopsia, poi, hanno fatto emergere elementi compatibili con una morte violenta. A quel punto, il procedimento è stato formalmente iscritto a carico delle due donne, che da semplici sospettate sono diventate indagate per omicidio doloso pluriaggravato e rapina. Sono scattati quindi decreti di perquisizione e sequestro nei loro confronti, oltre all'intervento dei carabinieri del Ris di Roma per analisi più approfondite nella casa in cui viveva l'85enne e sull'auto che usava.
La complessità del caso, viene sottolineato nella nota, ha richiesto il coinvolgimento di nuovi consulenti tecnici, tra cui un tossicologo e un genetista, per approfondire le circostanze della morte. Il 2 ottobre 2024 la difesa di una delle indagate ha richiesto un incidente probatorio volto a chiarire con maggiore precisione le cause del decesso: l'istanza è stata accolta il 9 ottobre scorso dal Gip del Tribunale di Siena. Da allora, l'incidente probatorio è ancora in corso e presenta numerosi profili tecnici complessi, tanto da rendere necessario mantenere la salma a disposizione dell'autorità giudiziaria fino a oggi.