Migranti, rivolta ad Agrigento in un centro d'accoglienza
I profughi hanno dato fuoco ai materassi tentando di lanciarli contro gli agenti e facendo divampare un incendio
Rivolta in un centro accoglienza ad Agrigento, dove 65 migranti hanno protestato lanciando contro le forze dell'ordine estintori, reti dei letti, parti di finestre mandate in frantumi, pietre e altri oggetti. Nei locali del Villaggio Mosè i profughi hanno dato fuoco ai materassi tentando di lanciarli contro gli agenti e facendo divampare un incendio. Alcuni sono riusciti ad allontanarsi dal centro, dove erano in quarantena. Feriti tre poliziotti.
"Questa notte si è verificata l'ennesima rivolta di migranti, hanno appiccato un incendio, aggredito i poliziotti con un lancio di oggetti di ogni genere ferendone tre, prima di allontanarsi nonostante fossero in quarantena", ha spiegato Valter Mazzetti, segretario generale della Federazione sindacale della polizia di Stato.
Alcuni dei migranti pare avessero finito il periodo di quarantena anti-Covid e, per l'intera giornata martedì 6 ottobre, hanno chiesto di essere trasferiti in altre strutture. E' per questo che sarebbe poi scoppiato il caos in tarda serata. I migranti hanno tentato la fuga, hanno lanciato reti di materasso e pezzi di finestre mandati in frantumi contro i poliziotti, così come dei materassi incendiati.
"Queste vicende si verificano con una frequenza allarmante - ha raccontato ancora Mazzetti -, ma invece sono ormai vissute come fossero normali, e questo è inaccettabile. La situazione attuale dovrebbe costringere a rivedere completamente i sistemi di sorveglianza in queste strutture che sono bombe ad orologeria sul piano anzitutto sanitario considerata l'emergenza coronavirus, ma anche sociale e dell'ordine e sicurezza pubblica".
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