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Maltempo Catania, il ciclone diventa uragano: raffiche di vento fino a 100 km/h | Trovato il cadavere della dispersa a Scordia

Secondo le previsioni degli esperti, la perturbazione toccherà il picco venerdì proprio nella zona del Catanese già colpita per poi spostarsi in Calabria. Musumeci: "Servono 10 milioni per interventi urgenti"

Nuova allerta meteo in Sicilia. Il ciclone che si è abbattuto sulla provincia di Catania provocando tre morti, oltre a danni ingenti ancora da quantificare, si sta trasformando in uragano: previste raffiche di vento fino a 100 km/h. Secondo le previsioni, toccherà il picco venerdì proprio nella zona del catanese per poi spostarsi velocemente in Calabria. L'ultima vittima accertata è Angela Caniglia, la 61enne dispersa da quattro giorni a Scordia.

 

Maltempo, la città di Catania si prepara all'arrivo del ciclone

Venerdì allerta rossa

In tutta la zona l'allerta è massima: il timore è che possano abbattersi nuovi fenomeni estremi. Già oggi le scuole e tutti gli uffici pubblici restano chiusi. Ma a preoccupare è soprattutto la giornata di venerdì, con il bollettino della Protezione civile che indica allerta rossa. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, grandinate, attività elettrica e forti raffiche di vento fino a 100 km/h e rischio di mareggiate sulle coste esposte.

 

Scordia, ritrovato il corpo della seconda dispersa

 

Le vittime - Mercoledì il giubbotto di Angela Caniglia era stato trovato in un agrumeto di contrada Leonella, in una zona non distante dove tre giorni fa era stato recuperato il corpo del marito, il 67enne Sebastiano Gambera. La coppia era stata travolta dalla furia dell'acqua in strada il 25 ottobre. Due giorni fa a Gravina di Catania aveva perso la vita Paolo Claudio Agatino Grassidonio, 53 anni, anche lui travolto dall'acqua dopo essere sceso dall'auto.

 

Maltempo, piove tutta la notte a Pantelleria: scuole chiuse

Per tutta la notte Pantelleria è stata colpita da un nubifragio che ha provocato danni, disagi e allagamenti. Diversi muretti sono caduti per la furia dell'acquazzone. Il sindaco Vincenzo Campo ha emesso un'ordinanza di chiusura per le scuole. La pioggia molto intensa era iniziata a cadere già dal pomeriggio di mercoledì, allagando il centro abitato e creando problemi alla circolazione. Le strade delle contrade si sono infatti trasformate in veri e propri fiumi, suscitando forte preoccupazione tra gli abitanti.

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La città si prepara al nuovo peggioramento

In città, intanto, si registra la seconda notte meteorologica di "tregua". In vista del nuovo peggioramento, alcuni commercianti hanno provveduto a 'sigillare' le vetrine con silicone o a proteggerle con del legno o hanno messo sacchi di sabbia davanti ai negozi. Scene inedite per la Sicilia. Continuano anche i lavori dei volontari del dipartimento regionale della Protezione civile e del Comune di Catania, soprattutto con le idrovore per ripulire le strade e le caditoie del fango e dei detriti trasportati dai 'fiumi' che il nubifragio aveva causato.

 

 

Carabinieri formano una catena umana e salvano una donna - Fra i numerosi interventi effettuati dai carabinieri di Catania durante l'alluvione, il più impegnativo è stato effettuato nei pressi di un centro commerciale a Passo del Fico. Grazie alla tempestiva segnalazione di un passante, i militari sono riusciti a rintracciare e a salvare una donna. Quest'ultima, dopo aver abbandonato la propria auto rimasta in panne, aveva nuotato lungo la strada divenuta di fatto un fiume e fango, aggrappandosi al guardrail in attesa dei soccorsi. I carabinieri hanno formato una catena umana e l'hanno tratta in salvo.

 

Musumeci: "Servono 10 milioni per interventi urgenti" Stando alle prime valutazioni, dopo l'eccezionale ondata di maltempo che ha colpito la Sicilia servono "circa 10 milioni di euro per interventi di somma urgenza e indifferibili e circa 100 milioni per interventi strutturali di riduzione del rischio". A farlo sapere è il presidente della Regione, Nello Musumeci, spiegando che è già stato "dichiarato lo stato di emergenza regionale e richiesto a Roma la dichiarazione dello stato di calamità".

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