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A tre anni dall'alluvione di Sciacca nessun risarcimento, un'imprenditrice a Tgcom24: "Chi è responsabile?"

"Il fondo è presso la Regione Sicilia, ma finora neanche un cent a fronte di 200mila euro di danni - racconta Ezia Certa, titolare di una pescheria. - Sono inseguita da banche e fornitori, ma non mi suicido né me ne vado allʼestero"

A tre anni dall'alluvione di Sciacca nessun risarcimento, un'imprenditrice a Tgcom24:
tgcom24

"I soldi ci sono e li ha la Regione Sicilia, ma tre anni dopo l'alluvione di Sciacca non ho visto neanche un cent".

E' disperato l'appello di un'imprenditrice della città siciliana, Ezia Certa, titolare di una pescheria danneggiata nel violento nubifragio del 25 novembre 2016. Come racconta a Tgcom24, a sue spese, per un totale di 200mila euro di danni, ha rialzato la saracinesca dopo 20 mesi, ma non vive più. "Sono inseguita da banche e fornitori, sono sotto continuo stress psicologico, ma non mi suicido né me ne vado all'estero - afferma. - Voglio sapere di chi sono le responsabilità; la sindaca mantenga le promesse fatte".

Com'è la situazione a quasi tre anni da quel nubifragio che danneggiò case e attività agricole e commerciali di Sciacca?
"Dal ministero a Roma ci hanno comunicato che il fondo per questa calamità del 2016 è nelle mani della Regione Sicilia, ma ad oggi non abbiamo ricevuto neanche un cent. Siamo in più di cento tra privati e attività commerciali ad aspettare i soldi promessi".

Nell'attesa, cosa fa?
"Può immaginare le difficoltà di un'imprenditrice come me, titolare di una pescheria, sola e con due figli, ad andare avanti. Ho riaperto a mie spese l'attività dopo 20 mesi di chiusura. Ho dovuto far fronte a 200mila euro di danni, ho perso entrate e clienti e sto pagando con grandi sacrifici muratori, elettricisti... Grazie a quei lavori ho salvato i locali, riaperti a luglio 2018 dopo più di 20 anni di lavoro, dalla nuova alluvione dell'autunno 2018. Sono quotidianamente assalita da fornitori e banche e lo stress psicologico è molto forte".

E' sola?
"Da sola sto cercando di ripartire, ma come me, in queste condizioni, ci sono tante altre attività. Gli imprenditori sono il cuore dell'economia italiana, ma dalle istituzioni nessun aiuto, solo silenzio totale. Io, però, non mi suicido né me ne vado all'estero: amo troppo questa vita e questa terra. Voglio solo sapere chi sono i responsabili di queste inadempienze".

Qual è l'appello che vuole fare?
"Quattro mesi fa la sindaca di Sciacca Francesca Valenti ci promise una Conferenza dei Servizi con la Regione. Sono passati quattro mesi di silenzio. Chiedo a lei, l'ente più vicino a noi cittadini, di fare luce su questa vicenda: i soldi ci sono, ma non arrivano. Di chi solo le responsabilità? Mancano dei documenti? Quando sarò rimborsata? A quanto ammonta il risarcimento? E, infine, un'ultima cosa...".

Cosa?
"Da quando la strada, via Cansalamone, che corre accanto all'omonimo torrente, è stata rialzata dieci anni fa, siamo vittime tutte le volte che piove di allagamenti, piccoli e grandi, ma quello del 2016 fu un evento unico, mai visto. Ogni tanto arrivano dei tecnici a fare sopralluoghi, ma qui abbiamo bisogno di sapere quando sarà ripristinata l'infrastruttura al giusto livello rispetto ai negozi. La situazione è davvero seria. Il Comune devo trovare una soluzione al problema che è stato creato; non possiamo continuare a subire allagamenti. Questa è l'attività dei miei figli, il mio presente e il loro futuro".