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Scuola, sul ritorno in aula il governo tira dritto nonostante il pressing delle Regioni | Figliuolo: "Più test e tracciamento"

Si allarga il fronte di Regioni e amministratori locali che chiedono la Dad. Zaia: "Intervenga il Cts o sarà un calvario". La stima dei presidi: lunedì il 10% del personale sarà assente. La Sicilia rinvia la riapertura

Il governo tira dritto sulla scuola, ma dal territorio si susseguono iniziative e appelli per il rinvio delle lezioni in presenza.

Il commissario Figliuolo invia una circolare ai presidi per "disporre strategie operative finalizzate a massimizzare le attività di tracciamento e testing dei contatti in ambito scolastico" con un "maggior coinvolgimento attivo" di "pediatri di libera scelta e i medici di medicina generale".

Emiliano: "Le Regioni hanno chiesto invano lo slittamento"

In una sorta di battaglia a distanza, esecutivo e amministratori locali ribadiscono le proprie posizioni in una giornata in cui il numero dei contagi torna a sfiorare quota 200mila. Un muro contro muro in cui le Regioni, come afferma il governatore della Puglia, Emiliano, hanno chiesto "invano" a Palazzo Chigi uno slittamento. E il presidente del Veneto Zaia torna a chiedere un intervento del Cts perché, a suo dire, si rischia "una falsa riapertura" in uno scenario "da calvario" fatto di assenze e quarantene.

 

In Sicilia rinviata di tre giorni la riapertura

Il ministro Bianchi, col sostegno del governo tutto, va comunque avanti e incontra i sindacati per illustrare le nuove misure emanate dal Consiglio dei ministri: un confronto però che, a detta delle organizzazioni di categoria, non ha sciolto i nodi. Dal canto suo, in Campania, il governatore De Luca si appella alle "circostanze di eccezionale e straordinaria necessità" nell'ordinanza con cui ha disposto fino al 29 gennaio il ricorso alla Dad per le scuole medie, elementari e dell'infanzia. Una fuga in avanti che il governo tenta di stoppare con una impugnativa, mentre il Tar ha chiesto alla Regione di presentare ulteriori documenti. La Sicilia, intanto, fa slittare di tre giorni il rientro e c'è chi annuncia, come il Trentino, che non applicherà le nuove norme sulla quarantena a scuola e sul Super green pass per i trasporti.

 

 

I presidi: "Lunedì stimiamo il 10% del personale assente"

A preoccupare sono i numeri dei contagi. Secondo una prima stima fornita dai presidi lunedì potrebbero essere 100mila i dipendenti assenti causa Covid. Si tratta di circa il 10% della popolazione totale del comparto, composto da circa un milione di persone. Per il presidente di Anp, Antonello Giannelli, "già in queste ore il numero degli studenti positivi ha raggiunto l'ordine delle decine e addirittura centinaia e rende impossibile attuare le procedure previste". 

 

Presidi autorizzati a controllare la situazione vaccinale degli studenti Tra le nuove regole sull'accesso agli istituti, quarantene e screening: il 10 gennaio potrebbe diventare uno stress test per il comparto. Il Miur ha inviato una nota in cui vengono sintetizzate le principali indicazioni in caso di positività e in particolare viene precisato che, per quanto riguarda medie e superiori con due positivi in classi, i requisiti per frequentare in presenza "dovranno essere dimostrati dall'alunno, durante il regime di autosorveglianza". Una sorta di sdoganamento del green pass a scuola. La norma infatti autorizza "le scuole a prendere visione della situazione vaccinale degli studenti, senza che ciò comporti una violazione della privacy".

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