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Scuola e Covid, dietrofront del governo: niente più Dad con un caso in classe

A casa solo chi è in isolamento, potenziati i test in aula. Palazzo Chigi: "Prioritario fare lezione in presenza". Presidi: "Sconcertati da dietrofont su quarantene"

Il governo fa dietrofront sulla Dad in caso di contagi in classe.

A poche ore di distanza dalla circolare, firmata da Gianni Rezza, che stabiliva le lezioni a distanza per tutti con un solo caso di Covid in classe, arriva un netto cambio di rotta: grazie a un potenziamento del tracciamento a scuola, le classi resteranno aperte e in Dad andrà solo chi è in isolamento mentre "la classe continuerà in presenza".

In presenza grazie al potenziamento dei test - E' quanto dice una nota esplicativa di chiarimento dei ministeri della Salute e dell'Istruzione, che supera la circolare emanata lunedì. Alla luce della situazione epidemiologica attuale e dopo i necessari approfondimenti, fanno sapere infatti fonti di Palazzo  Chigi, si è deciso di tornare alle precedenti regole  sulla quarantena in classe. Una situazione resa possibile grazie al fatto che la struttura del commissario straordinario per l'Emergenza Francesco Figliuolo "intensificherà le attività di testing nelle scuole" al fine, appunto, di potenziare il tracciamento.

 

Viene quindi "corretta" la circolare precedentemente diffusa sulle nuove disposizioni in fatto di Dad. "In considerazione  della sopravvenuta disponibilità manifestata dalla struttura commissariale" di Figliuolo, dice la nota ministeriale, "potrà essere mantenuto il programma di testing" per la verifica della positività "dei soggetti individuati come contatti di una classe/gruppo, da effettuarsi i nt empi estremamente rapidi, tali da garantire il controllo delle infezioni".

 

Dad con 2 casi in classe per 6-12 anni, poi con 3 casi - La didattica a distanza scatterà con un solo positivo in classe per i bambini fino ai sei anni, con due positivi per gli alunni da 6 a 12 anni e con tre casi dai 12 anni in su, prevede la circolare esplicativa del governo. Per i ragazzi che possono vaccinarsi, dicono fonti dell'esecutivo, le regole restano dunque quelle attuali. 

 

Il governo: "Priorità le lezioni in presenza" - Le stesse fonti di governo spiegano che è stata fatta una correzione in corsa perché "garantire la partecipazione in presenza e lo svolgimento delle lezioni a scuola in assoluta sicurezza è una priorità del governo".

 

Presidi: "Sconcertati da dietrofont su quarantene"

"Troviamo sconcertante che una nota sottoscritta da due ministeri sia sospesa dopo neanche 24 ore e che le disposizioni ivi contenute siano già considerate superate. Attendiamo di vedere come il Commissario Figliuolo deciderà di intervenire per rendere finalmente efficienti le Asl e far partire la campagna di testing e tracing che dovrebbe garantire la scuola in presenza. Ai dirigenti e al personale delle scuole, che hanno fatto ben più di quanto dovessero, non si deve più chiedere di sostituirsi ai funzionari dei Dipartimenti di prevenzione". Lo afferma Antonello Giannelli, presidente dell'Anp, l'Associazione nazionale presidi. 

 

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