Scontro tra bus con 50 studenti a bordo e auto, un morto nel Trevigiano
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Entrambi i mezzi sono finiti in un fossato. Il conducente e undici giovani sono rimasti lievemente feriti. Una decina sono sotto shock. Alla base dell'incidente forse un malore da parte della vittima
Un uomo di 85 anni, Germano De Luca, ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto a Oderzo, in provincia di Treviso. La sua auto si è scontrata con un bus che trasportava una cinquantina di studenti diretti a scuola. L'impatto è stato violento: entrambe le vetture sono finite nel fossato che costeggia la carreggiata. I soccorritori, dopo aver messo in sicurezza l'area, hanno assistito le persone coinvolte, mentre il personale del Suem 118 è arrivato con sei ambulanze e un elicottero. Il conducente dell'auto viaggiava senza patente. Era scaduta ad agosto e, secondo quanto si è appreso, il 15 ottobre non sarebbe stata rinnovata per mancanza dei requisiti medici. Per De Luca non c'è stato nulla da fare: è morto sul colpo. Undici ragazzi sono stati medicati in ospedale, assieme all'autista, per lievi contusioni. Una decina sono stati assistiti perché sotto shock.
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L'impatto è avvenuto subito dopo una grande curva. L'automobile avrebbe invaso la corsia opposta; l'autista a questo punto ha tentato di evitare lo scontro, che però è stato inevitabile e i due mezzi hanno terminato la corsa fuori strada, nei due lati opposti. Il bus è finito di fianco nel fossato di destra: il conducente, dopo essersi accertato delle condizioni degli studenti, ha aperto la botola del tetto del mezzo, permettendo ai ragazzi di uscire. Niente da fare invece per l'automobilista. I due veicoli sono stati posti sotto sequestro.
Ci sarebbe una perdita di lucidità alla guida alla base dello sbandamento che ha portato l'auto di De Luca a impattare contro l'autobus. La vettura condotta dall'uomo, infatti, sarebbe stata vista da alcuni testimoni procedere in modo incerto sulla strada a poca distanza dal punto della collisione, circostanza che fa dunque propendere per un malore del guidatore più che a un caso di distrazione.
Il conducente del bus è un quarantenne con 18 anni di servizio. "Pur essendo rimasto contuso, anche se in modo non serio, il nostro autista ha avuto sangue freddo e prontezza, pensando prima di tutto alla incolumità dei ragazzi. È stato dimesso dall'ospedale, così come gli studenti, ma è molto provato per quanto successo". Lo ha detto il presidente dell'azienda di trasporti Stefano Cerchier. "Vorrei esprimergli un sincero ringraziamento - ha aggiunto -, ha tentato in ogni modo di evitare il terribile impatto, mettendo successivamente in atto tutte le manovre previste dalla procedura per casi come questo, per mettere in sicurezza tutti i passeggeri. Il nostro pensiero va alla famiglia della persona deceduta - ha concluso Cerchier - ci stringiamo al loro dolore e porgiamo le più sincere condoglianze".
"Ho sentito lo schianto, ho sentito la corriera che andava dentro al fossato e poi ci siamo tutti ribaltati". È la testimonianza, resa alle Tv locali, di una studentessa che si trovava sul bus. "C'era qualcuno che urlava di aprire la finestra - ha proseguito - di spaccare la finestra per uscire. La corriera è andata dentro il fossato e io sono andata a sbattere contro una delle sedie perché non tutti erano seduti, perché la corriera era molto piena". Un'altra ragazza ha raccontato ai giornalisti di essere uscita dal tettuccio del mezzo "uno a uno. Io sono uscita tra gli ultimi avendo avuto un problema con la caviglia".