Le parole di Amerigo Basso e Laura Lucchini a "Dentro la notizia"
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"Vulcanico, solare, pieno di progetti, amicizie, relazioni. Non c’è una parola per definirlo effettivamente per come era. Era tante cose". Ricorda così Sammy Basso il suo papà Amerigo, ospite a "Dentro la notizia" insieme alla mamma Laura Lucchini. A un anno dalla morte, avvenuta il 5 ottobre 2024, i genitori confessano che senza di lui "è stata dura".
Sammy aveva 28 anni ed era affetto da una malattia genetica rarissima che, con la sua attività di divulgazione e con la sua associazione, ha fatto conoscere: la progeria, che in greco significa "prematuramente vecchio". Ne esistono varie forme. La Progeria di Hutchinson-Gilford (HGPS) è una malattia genetica rarissima che colpisce uno ogni 8 milioni di nati e ha un'incidenza nel mondo di una persona ogni 20 milioni.
Sammy Basso aveva moltissimi amici ed era una persona piena di entusiasmo. Un suo amico ricorda così il loro rapporto: "È stato bellissimo perché lui era una persona che si faceva trascinare e che trascinava. Io è vero che lo portavo sulle spalle ma lui mi portava a conoscere il mondo. Perché era una persona che conosceva il mondo e se non lo conosceva voleva scoprirlo prima di tutti". Un gruppo di amici ha corso in suo ricordo la maratona di Boston, che era il sogno del giovane vicentino, e che poi ha avuto un risvolto di beneficenza. "Inizialmente pensavamo di essere noi a portare lui a fare qualcosa di speciale - racconta uno dei suoi compagni - In realtà è stato lui a rendere speciali le nostre vite”. La sua vita è stata di esempio per molti e ha dato un grande contributo alla ricerca sulla sua malattia. "Tra due settimane saremo a Boston di nuovo per un meeting scientifico che sarà quest’anno dedicato a lui - racconta ancora un amico - Sammy sapeva che quello che stava facendo nella ricerca, col suo lavoro, non sarebbe servito a lui ma a quelli che sarebbero venuti dopo di lui".