Bravata finita male

Saluto fascista al liceo Malpighi, 31 studenti nel mirino: "Abbassato il voto in condotta"

La dirigente scolastica riapre gli scrutini dopo il gesto degli studenti. I docenti firmano un documento di indignazione, ma alcuni genitori chiedono misure più dure

16 Giu 2025 - 13:19
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Un gruppo di maturandi del liceo Malpighi di Roma ha inscenato un saluto fascista durante i festeggiamenti di fine anno. Il gesto ha suscitato una forte reazione da parte della scuola: i voti di condotta sono stati abbassati e il corpo docente ha espresso “ferma indignazione”. L’episodio ha riaperto il dibattito sul ruolo dell’educazione civica e sui simboli del passato.

La dinamica e la reazione della preside

 Durante i festeggiamenti degli studenti più giovani, 31 maturandi si sono tolti la maglietta, hanno srotolato uno striscione con caratteri fascisti e hanno posato facendo il saluto romano. Le ragazze presenti non hanno alzato il braccio. La foto è diventata virale in poche ore. La preside Paola Virogoso ha riaperto gli scrutini e abbassato i voti di condotta a tutti i partecipanti: "Il voto di condotta oggi ha un peso specifico. Siamo una scuola che sull’educazione civica si spende molto". "È stata una bravata dell’ultimo giorno - ha però aggiunto la dirigente - ma serviva un segnale fermo a difesa dei valori della Costituzione". 

Il corpo docente ha firmato un documento parlando di "richiami a ideologie che hanno calpestato la dignità umana". Alcuni genitori hanno espresso delusione per l’assenza di una condanna pubblica e chiesto la revoca dei crediti scolastici. Anche al liceo Montessori di Roma aveva dovuto affrontare un caso simile dopo che due ragazzi si erano fatti riprendere mentre esibivano il saluto romano. In Italia il saluto romano è sanzionabile solo se compiuto con intenzione politica. La Cassazione si è espressa più volte sull’applicazione della legge Scelba in riferimento al saluto romano.

Cos’è la legge Scelba?

 Approvata nel 1952, la legge Scelba vieta la ricostituzione del partito fascista. Include sanzioni per apologia, uso di simboli e gesti fascisti se compiuti con fini politici o eversivi. Il saluto romano può comportare da 6 mesi a 2 anni di reclusione, se considerato propaganda.

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