Vicino corso del Popolo

Rovigo, rissa in centro a coltellate e cocci di bottiglia: ucciso un 23enne

La vittima si chiamava Amine Gara, giovane tunisino di 23 anni. È morto durante una lite tra stranieri nei giardini del centro, dove sono stati usati coltelli e bottiglie rotte

20 Lug 2025 - 11:08
 © Ansa

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Una violenta lite tra giovani, coltelli e bottiglie rotte impugnate come armi, una notte d'estate nel cuore di Rovigo che si trasforma in tragedia. Amine Gara, 23 anni, tunisino, ha perso la vita tra i giardini di Corso del Popolo, non lontano dal monumento a Matteotti. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, la rissa è scoppiata poco prima della mezzanotte e ha coinvolto più persone, probabilmente legate a gruppi di giovani stranieri. Sul posto sono intervenute le volanti e un'ambulanza del 118, ma per Amine non c'è stato nulla da fare. Le forze dell'ordine stanno passando al setaccio le immagini di videosorveglianza e ascoltando i testimoni. Al momento non risultano fermi, ma le indagini sono in corso per individuare i responsabili dell'aggressione mortale.

Il luogo della rissa: una zona già segnata da violenze

 Il teatro dell'omicidio è una zona verde molto frequentata nel cuore cittadino, dietro al monumento a Giacomo Matteotti. I giardini, in passato, erano già stati segnalati per episodi di degrado e microcriminalità. Alcuni residenti lamentano la scarsa illuminazione e la presenza abituale di gruppetti di giovani fino a tarda notte. Stavolta, però, la violenza ha superato ogni soglia: "Abbiamo sentito delle urla fortissime – racconta un testimone – poi abbiamo visto gente scappare, e poco dopo sono arrivati i lampeggianti".

Chi era Amine Gara: vittima di una violenza senza senso

 Amine Gara aveva solo 23 anni. Era arrivato in Italia alcuni anni fa e viveva tra Rovigo e il basso Padovano. Non risulterebbe avere precedenti penali, e chi lo conosceva lo descrive come un ragazzo tranquillo. Resta ancora da chiarire se fosse parte attiva della lite o se sia stato coinvolto suo malgrado. La sua famiglia è stata informata nella notte e ha ricevuto l'assistenza degli operatori sociali del Comune.

Cosa è successo nei minuti prima dell'omicidio

 La dinamica resta ancora parziale, ma alcune testimonianze raccolte dagli investigatori indicano che la rissa sarebbe scoppiata per futili motivi. Prima qualche parola di troppo, poi spintoni, fino a quando qualcuno ha estratto un coltello. Altri avrebbero afferrato bottiglie di vetro, rompendole per usarle come armi. Quando le forze dell'ordine sono arrivate, Amine era già a terra, privo di sensi e con ferite profonde. I soccorsi del 118 hanno provato a rianimarlo, ma è morto pochi minuti dopo.

La Squadra Mobile e la Digos stanno conducendo le indagini. Gli agenti stanno visionando le immagini delle telecamere della zona per identificare i presenti. Al momento non ci sono fermi, ma gli investigatori stanno seguendo alcune piste precise. Non si esclude l'ipotesi di una faida tra gruppi rivali, ma al momento si preferisce non avanzare congetture.

Il precedente: un altro episodio grave pochi mesi fa

 Non è il primo episodio violento in città. Lo scorso ottobre, sempre a Rovigo, un minorenne era rimasto ferito al volto in una rissa scoppiata davanti a un locale. Anche in quel caso erano stati usati cocci di bottiglia. Un'escalation che ora preoccupa residenti e autorità, costrette a fare i conti con un clima che rischia di degenerare ulteriormente se non affrontato con determinazione.

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