Paura nella notte all’Hotel Raganelli, sulla via Aurelia. Sei ospiti e un soccorritore trasportati in ospedale. Sequestrata la caldaia
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Un'intera struttura alberghiera evacuata nel cuore della notte e sei persone trasportate d'urgenza in ospedale: è il bilancio dell'incidente avvenuto all'Hotel Raganelli, sulla via Aurelia a Roma, dove si è verificata una pericolosa esalazione di monossido di carbonio. L'allarme è scattato attorno alle 4:30, quando alcuni ospiti hanno avvertito malori riconducibili a un'intossicazione. I vigili del fuoco, intervenuti prontamente sul posto, hanno evacuato 96 persone in via precauzionale. Tra i ricoverati anche un operatore del 118. Le esalazioni, secondo le prime ricostruzioni, sarebbero partite dalla caldaia della struttura, ora sotto sequestro.
Erano circa le 4:30 del mattino quando i vigili del fuoco di Roma sono intervenuti all'Hotel Raganelli, sulla via Aurelia. L'intervento è scattato in seguito alla segnalazione di esalazioni sospette. Il personale ha effettuato controlli in 44 stanze su 46, rilevando la presenza di monossido di carbonio. In via precauzionale sono stati evacuati tutti gli ospiti presenti: 96 persone, tra cui anche diversi turisti. L'evacuazione è avvenuta senza disordini, grazie al coordinamento con le forze dell'ordine e il personale sanitario.
Durante le operazioni, sei ospiti dell'albergo hanno manifestato sintomi compatibili con un'intossicazione da monossido: capogiri, nausea e difficoltà respiratorie. Un operatore del 118 intervenuto in soccorso ha accusato gli stessi sintomi. Tutti sono stati trasportati in ospedale per accertamenti. Secondo quanto riferito dalle autorità, le loro condizioni non sono gravi. Al momento non si segnalano altri casi. Al centro dell'indagine c'è la caldaia della struttura, ritenuta la possibile origine della dispersione di gas. I tecnici del Centro Rilevamenti Chimici e Radiologici (CRRC) hanno effettuato controlli approfonditi per accertare la provenienza delle esalazioni. Su disposizione degli inquirenti, l'impianto è stato sequestrato per consentire ulteriori analisi tecniche. La procura potrebbe ora aprire un'inchiesta per accertare eventuali responsabilità.